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c a n t o   x x v. 589

43Ancor digesto, scende ove è più bello
     Tacer che dir; e quindi poi si geme1
     Sovr’altrui sangue in natural vagello.
46Ivi s’accoglie l’uno e l’altro insieme,
     L’un disposto a patir, e l’altro a fare,
     Per lo perfetto loco unde si preme;
49E, giunto lì, comincia ad operare,
     Coagulando prima, e poi avviva
     Ciò che per sua materia fe gestare.2 3
52Anima fatta la virtù attiva,
     Qual d’una pianta, in tanto differente,
     Che questa è in via, e quella è già a riva,
 55Tant’opra poi, che già sè move e sente,4
     Come fungo marino; et indi prende5
     Ad organar le posse unde è possente.6
58Or si spiega, fìlliuol, or si distende
     La vertù, che è dal cuor del generante,7
     Dove natura a tutte membra intende.
61Ma come d’animal divegna fante,
     Non vedi tu ancor: quest’è tal punto,
     Che più savio di te fe già errante,
64Sì che, per sua dottrina fu disgiunto8
     Dall’anima il passibile intelletto,9
     Perchè da lui non vidde organo assunto.
67Apri a la verità, che viene, il petto,
     E sappi, che sì tosto com’al feto
     L’articular del cerebro è perfetto,10

  1. v. 44. C. A. poscia geme
  2. v. 51. C. M. fe constare.
  3. v. 51. C. A. gustare.
  4. v. 55. C. A. si move
  5. v. 56. C. A. imprende
  6. v. 57. C. A. semente.
  7. v. 59. C. A. La virtù che
  8. v. 64. C. A. fe
  9. v. 65. C. A. possibile
  10. v. 69. C. A. articolar