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C A N T O X X I I I.
1Mentre che li occhi per la fronde verde
Ficcava io sì, come far sole1
Chi dietro alli uccellin sua vita perde,2
4Lo più che padre mi dicea: Filiole,3
Viene oggimai, che ’l tempo che n’è posto4
Più utilmente compartir si vole.
7Io volsi il viso, e ’l passo non men tosto
Appresso ai savi, che parlavan sìe,
Che l’andar mi facean di nullo costo.
10Et ecco pianger e cantar s’udìe,
Labia mea, Domine, per modo
Tal, che diletto e dollia parturìe.
13O dolce Padre, che è quel ch’io odo?
Cominciai io; et elli: Ombre che vanno
Forse di lor dover solvendo ’l nodo.
16Sì come i peregrin pensosi fanno,
Giungendo per cammin gente non nota,
Che si volgeno ad essa, e non restanno;5