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542 | p u r g a t o r i o x x i i. | [v. 142-154] |
che non potrete toccare: imperò che questo è dato per pena a quelli spiriti che sono in questo cerchio, che desiderino lo pomo di questo arbore; ma nollo possino avere, e però diventano magri: imperò che tutti desiderano beatitudine. E perchè ànno pensato che beatitudine sia in questa vita nei beni terreni e temporali et ànno inteso1 a l’abbondanzia di quelli et alle delicatesse per le quali sono corporalmente ingrassati, però finge ora che, ricognoscendo quelli non essere stati veri beni; ma fallaci, siano affamati sì del vero bene et assetati che, desiderando la rifezione di quello non potendola ancora avere, dimagrino per la contrizione che ànno d’avere troppo amato li fallaci beni: e questo si verifica anco per quelli del mondo.
CXXII — v. 142-154. In questi quattro ternari et uno versetto lo nostro autore finge come la voce che parlava tra le fronde continuò, poi che ebbe ditto le parole di sopra, lo suo parlare lodando la frugalità e l’astinenzia ch’è contraria a la golosità, inducendo de le istorie de la Santa Scrittura e delle fizioni poetiche, dicendo così: Poi disse; cioè quella voce che era tra le frondi dell’alboro: Più pensava Maria; questo si può intendere secondo l’allegoria, e secondo la lettera; e però, esponendo prima secondo l’allegoria, si dè dire: Più pensava Maria, onde; cioè la Virgine Maria, avvocata dell’umana specie, quando disse alle nozze di s. Gioanni al filliuolo: Vinum non habent, pensava più, onde; cioè acciò che, Fosser le nozze orrevili; cioè onorevili, et intere; cioè et intere, cioè perfette all’umana specie, Ch’a la sua bocca; cioè che per dar diletto a la sua bocca, che; cioè la quale bocca ora in cielo inanti a Dio, per voi; cioè omini, risponde; cioè difendendovi risponde all’accuse fatte contra di voi, o vero risponde, cioè dimanda, che usansa è de’ Poeti ponere l’uno contrario per l’altro, come pone Virgilio sperare per timere; e così avale qui risponde; cioè dimanda, prega et intercede per voi a Dio padre et al Filliuolo et a lo Spirito Santo. Siccome allora quando disse: Vinum non habent, per voi lo dimandò e non per sè, e così ora prega per voi che vollia darvi lo vino di vita eterna; e dice: Più ch’a la sua bocca: imperò ch’ella ebbe sempre la plenitudine de la grazia, ch’ella fu ripiena de lo Spirito Santo; e secondo la lettera2, et in queste breve parole tocca insie-
- ↑ C. M. a l’obedienzia di quelli
- ↑ C. M. Puòsi anche dire così: Più pensava Maria, onde Fussen le nozze orrevili et intere; alli invitati, ch’alla sua bocca; cioè che per la sua bocca che era modestissima, ch’or; cioè la quale ora in questo parlare del santo Evangelio, risponde; cioè dimanda, per noi; e non per sè: imperò che sempre ella avea seco lo vino di vita eterna, sì che non li era bisogno di domandare per sè. E questo risponde si puone impropriamente per lo suo opposito: cioè dimanda; e questo credo che fusse lo intelletto del autore. Et in queste