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p u r g a t o r i o x x i i. |
[v. 64-93] |
chiamava la fonte de le Muse, de la quale convenia bere ai Poeti se voleano poetare, che significa che chi vuole essere poeta e fingere poema conviene che sia informato de le scienzie pratice e teorice1, però finge l’autore che Stazio dica a Virgilio ch’elli lo inviò in verso Parnaso; cioè in verso lo studio poetico: imperò che da Virgilio prese l’amore del poetare e ’l modo. a ber ne le sue grotte; cioè a bere de la fonte de le Muse, ch’è ne la grotta del detto monte: cioè a studiare ne le scienzie pratice e teorice, sensa le quali non si può essere poeta. E prima appresso Iddio m’alluminasti; cioè che come prima m’inviasti a la poesi, così primo m’inviasti a la fede: imperò che tu primo m’alluminasti Iddio; cioè mi manifestasti Iddio; e fa una comparazione per la quale tollie lo dubbio che si potrebbe muovere; come Virgilio mostrò Iddio a Stazio, che nollo cognove elli. E però dice: Facesti; cioè tu, Virgilio, come quei che va di notte Che porta ’l lume dietro; per far lume a chi seguita, come fanno li servi che portano li torchi2 inanti ai suoi signori, di reto da sè; e però dice: e a sè non giova; cioè a sè non fa prode: imperò che non illumina sè, Ma di po’ sè; cioè di rieto da sè, fa le persone dotte; cioè ammaestrate de la via, mostrandola loro col lume che porta inanti3. Questa similitudine è propria: imperò che chi va per la tenebra della ignoranzia, va di notte e porta lo lume a chi viene di rieto: imperò che chi seguita, vedendo lui incappare, diventa cauto a guardarsi dall’errore e da lo incappo; e Virgilio veramente, andando di notte: imperò che fu ignorante de la nostra fede, disse alquante cose nei suoi poemati, che si può pilliare affirmamento de la nostra fede, dato che ’l dicesse forsi elli sotto altro intendimento. Et ecco che notantemente pone le parole di Virgilio, dicendo: Quando dicesti; cioè tu, Virgilio, ne la Bucolica tua: Secol si rinova: seculo significa lo discorso del tempo di cento anni; unde disse Virgilio che lo tempo si rinnova4; cioè li costumi e i modi del vivere; la qual cosa si può arrecare allo innovamento de la legge antica a la legge nuova evangelica. Torna giustizia: imperò che la legge evangelica è tutta fondata in iustizia, e primo tempo umano; cioè lo stato de la innocenzia, nel quale stetteno poco li nostri primi parenti; ma Cristo fu perfettamente innocente e la Virgine Maria e li suoi Apostuli e Discepuli. E progenie descende dal Ciel nova; cioè lo Verbo Divino incarnato; le quali parole disse Virgilio ne la quarta egloga de la sua Bucolica (e quinde prese l’autore) dicendo: Ultima Cumæi venit iam carminis ætas: Magnus ab integro sæclorum nascitur ordo. Iam redit et virgo, redeunt saturnia regna: Iam nova progenies cœlo demit-
- ↑ C. M. pratiche e teoriche,
- ↑ C. M. li torchi accesi d’inanti
- ↑ C. M. inanti ai suoi signori di rieto da sè. Questa
- ↑ C. M. si rinovava;