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c o m m e n t o |
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Colonna intronno per trattato in una terra, ch’è nel patrimonio che si chiama Alagna; e quive trovato papa Bonifazio, lo intorneonno perchè li ricomunicasse; et elli stette pertinace in su la sedia papale co l’ammanto di s. Piero, tre di’ e tre notti di verno; e guardandolo tre notti e tre di’ che non si partisse de la sua camera, di po ’l terso di’ funno cacciati d’Alagna, e ’l ditto papa se n’andò a Roma. Et in Alagna, et in Roma rubbonno li predittii la camera del papa; per la qual cosa lo ditto papa poi visse forsi1 4 di’ di po’ la presura sua in Alagna, e da sua antica infermità di fianco stretto più fortemente che l’altre volte, forsi per la malagevilessa che sostenne in quelli tre di’ e tre notti, che fu detenuto ch’era di verno, finitte la vita2. E però dice lo testo: E perchè paia ’l mal futuro e ’l fatto; quasi dica: Acciò che appaia lo male che denno ancora fare li miei e che ànno fatto, io ti vollio ancora dire quello ch’io veggio: può anco dire lo testo: Perchè mei paia; cioè acciò che mellio si vegga lo male che è a fare e quil ch’è fatto, dirotti quil ch’io veggio ancora a venire: e può anco dire: Perchè men paia; et allora s’intende per lo contrario; cioè acciò che più si paia; e questo cotale parlare si chiama ironia; e dice lo male futuro e ’l fatto: imperò che qui è di quello che era passato; la scomunicazione e la ricomuncazione e poi anco scomunicazione dei Colonnesi; e di quello che era a fare; cioè la pressura3 di papa Bonifazio, fatto poi nel 1301, Veggio; cioè io Ugo, in Alagna; cioè in quella terra che ditta è, intrar lo fior d’aliso; cioè lo gillio che è l’arme de la casa di Francia, cioè lo gillio ad oro, e lo rastello in campo azurro; e però dice fior d’aliso: imperò che lo gillio per Francia si chiama fior d’aliso, E nel Vicario suo Cristo esser catto4: imperò che quive fu preso papa Bonifazio, sicchè tre di’ e tre notti stette in su la sua sedia che non potette andare altrove; et essendo preso elli ch’era vicario di Dio, ben si può dire che fusse preso Cristo. Veggiolo un’altra volta esser deriso: imperò che quive fu papa Bonifazio schernito da coloro che l’aveano preso, come fu Cristo da Iudei; e però dice un’altra volta; e dice quil ch’era fatto al papa esser fatto a Cristo, perchè ’l papa è suo vicario, e ciò che si fa al vicario s’intende fatto al signore. Veggio rinnovellar l’aceto e ’l fele: imperò che poi che l’ebbeno intorneato e stavanlo a guardare stretti5, quelli tre di’ e tre notti, che non mangiò altro che uova fresche che li arrecava una sua notrice col testo de la bonna6 et in sua presenzia le scaldava; et elli
- ↑ C. M. forsi xl di’
- ↑ C. M. la vita sua in Roma nella camera sua. E però
- ↑ C. M. la presura del papa Bonifazio fatta
- ↑ Catto; preso, participio tolto dal latino captus. E.
- ↑ C. M. guardare, stette quelli
- ↑ C. M. della bruna et in sua