73Senz’arme n’esce solo, e co la lancia
Co la qual giostrò Giuda, e quella ponta
Sì, che a Fiorenza fa scoppiar la pancia. 76Quindi non terra; ma peccato et onta
Guadagnerà per sè tanto più grave,
Quanto più lieve simil danno conta. 79L’altro, che già uscì preso di nave,1
Veggio vender sua fillia, e patteggiarne,
Come fanno i corsal dell’altrui schiave.2 82O avarizia, che puoi tu più farne,
Possa ch’ài ’l mio sangue a te sì tratto,34
Che non si cura de la propria carne? 85E perchè paia ’l mal futuro e ’l fatto,5
Veggio in Alagna intrar lo fior d’aliso,
E nel Vicario suo Cristo esser catto. 88Veggiolo un’altra volta esser deriso,
Veggio rinnovellar l’aceto e ’l fele,
E tra’ novi ladroni esser ucciso.67 91Veggio ’l nuovo Pilato sì crudele,
Che ciò non sazia; ma senza decreto8
Porta nel tempio le cupide vele.9 94O Signor mio, quando serò io lieto
A veder la vendetta, che nascosa
Fa dolce l’ira tua nel tuo secreto? 97Ciò che io dicea di quella unica sposa
De lo Spirito Santo, e che ti fece
Verso me volger per alcuna ghiosa,10