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332 | p u r g a t o r i o xiv. | [v. 91-102] |
pena, qual tu vedi, mieto; cioè ricollio; unde pone questa esclamazione: O gente umana, perchè poni ’l core; cioè perchè poni l’affetto Dov’è mistier di consorte divieto; cioè di questi beni temporali, che non si possano avere tutti da uno, se tutti li altri non sono privati d’essi? E però ben dice Boezio nel secondo libro de la Filosofica Consolazione: O angustas, inopesque divitias, quas nec habere totas pluribus licet, et ad quemlibet sine ceterorum paupertate non veniunt−; e lo invidioso àe sì posto l’affetto ai beni temporali, che tutti li vorrebbe per sè e che ogni uno ne fusse privato, acciò che li avesse tutti elli. Quanto è mellio dunqua a ponere lo cuore al Sommo Bene, lo quale da ogni uno si può avere tutto, e non è mistieri che nessuno ne sia vietato, anco ogni uno vi può esser consorte et averlo tutto! Questi è Ranier; ora manifesta a Dante chi è lo compagno, dicendo che è messere Ranieri Calvoli da Furlì, questo è ’l pregio e l’onore De la casa dei Calvoli: imperò che tutti per lui sono onorati quel del casato suo, ove; cioè ne la qual casa, nullo Fatto s’è erede poi del suo valore; cioè niuno dei suoi descendenti àe usato lo suo valore.
C. XIV — v. 91-102. In questi quattro ternari lo nostro autore finge che messere Guido seguitasse la sua querela generalmente de lo stralignamento fatto dai gentili omini di Romagna, e però dice: E non pur lo suo sangue; cioè di messere Ranieri detto di sopra, è fatto brullo; cioè privato e vano in fra questi termini, in fra’ quali è posta Romagna; cioè Tra ’l Po; cioè quil fiume di Lombardia, che viene a Romagna di ver settentrione, e ’l monte; cioè lo monte Appennino che li viene di verso mezzo di’, e la marina; cioè del mare Adriaco che li viene a Romagna di verso oriente, e il Reno; che è uno fiume che esce di monti di Pistoia et è picculo, e solea passare lo detto fiume di lunge da Bologna parecchie millia tra Bologna e Modona, poscia fu fatto venire a Bologna; e per questo denota l’autore che Bologna sia in Romagna, perchè solea correre di sotto a Bologna di verso l’occidente: è un altro grande fiume che si chiama anco Reno, lo quale esce d’uno monte col Rodano 1, e ’l Rodano va per la Provensa, e ’l Reno divide la Germania de la Francia, e di questo non intese ora lo nostro autore. Del ben richiesto al vero et al trastullo; cioè al bene onesto et al bene dilettivile: imperò che ’l Filosofo distingue lo bene in tre specie; cioè l’onesto, utile e dilettevile: lo bene richiesto al vero è lo bene onesto e l’utile; lo bene richiesto al trastullo è lo bene dilettevile. Chè dentro a questi termini: cioè che ditti sono di sopra è Romagna, è ripieno Di velenosi sterpi; cioè di tronconi d’arbori secchi e di spine, che sono velenose quando (*)
- ↑ C. M. col Rodano e d’ una fonte, e ’l Rodano