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   310 p u r g a t o r i o   xiii. [v. 79-93]

via; e questo è notabile a chi à a parlare, che osservi queste due cose. Seguita l’altra lezione del canto xiii.
     Virgilio mi venia ec. Questa è la secunda lezione del canto xiii, ne la quale l’autore nostro finge come ricognoscesse alcuna delle anime del secondo balso del purgatorio, e parlamentasse con esse. E dividesi questa lezione in sei parti: imperò che prima l’autore nostro finge ch’elli parlasse a loro, et invitassele a manifestarsi; ne la seconda, come alcuna li rispuose correggendo lo suo dimando, quive: O frate mio ec.; ne la tersa, com’ elli prega lo spirito che si manifesti, e come elli si manifesta per nome e per patria, quive: Spirto, diss’io ec.; ne la quarta finge come esso spirito manifesta lo suo peccato e lo modo de la sua conversione, quive: E perchè tu non credi ec.; ne la quinta finge com’ella dimandò lui chi elli era, e com’ elli si manifesti a lei, e come si li proferisce, quive: Ma tu chi se’ ec.; ne la sesta finge com’ ella lo prega che la raccomandi ai parenti suoi senesi, quive: Et ella a me ec. Divisa la lezione, ora è da vedere lo testo co la sposizione litterale et allegorica, o vero morale.

C. XIII — v. 79-93. In questi cinque ternari lo nostro autore finge come, di po’ la risposta di Virgilio elli, dimandò giunto a quelli spiriti, se alcuno ve n’era latino, dicendo cosi: Virgilio mi venia da quella banda; cioè da quello lato del monte; e però dice: De la cornice: chiama l’autore cornice lo spasso del monte talliato, onde cader si puote; come ditto è di sopra: l’autore finge che il purgatorio sia in sul monte e che sia fatto a giri intorno, sicchè lo lato di fuore è aperto, e nessuno riparo à l’altro lato a la ripa del monte. E per questo vuole significare per quelli del mondo allegoricamente, che lo stato de la penitenzia non à riparo a lo scendere o vero cadere d’essa, se non la ragione; e però finge che Virgilio li fusse da quella banda onde si potea cadere, dall’altro lato è lo monte che significa lo montare all’altessa de la penitenzia; la qual cosa richiede solo la volontà. Perchè da nulla sponda s’inghirlanda; cioè perchè non v’è nessuno riparo. Dall’altra parte; cioè del monte, che significa l’altessa de la penitenzia, m’eran le devote Ombre; cioè anime, che erano in purgatorio per purgarsi; e ben fìnge che le fusseno dal lato del monte, e stiano appoggiate a la pietra: imperò che chi è in purgatorio non può cadere de la penitenzia, e sta appoggiato a la grazia di Cristo, come dice la Santa Scrittura: Petra autem erat Christus; o ben dice devote: imperò che chi è in stato di penitenzia, viene devoto e dè essere devoto, che per l’orribile costura; cioè degli occhi che erano cuciti col filo di ferro, come ditto è di sopra, Premevan sì; le lagrime, che bagnavan le gote; piangendo per contrizione del loro peccato. Volsimi a loro; io Dante, et: O gente sigura, Incominciai; cioè feci nel mio parlare questo principio; cioè: