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C A N T O XI.
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1O Padre nostro, che ne’ Cieli stai,
Non circoscritto; ma per più amore,
Che ai primi effetti di lassù tu ài,
4Laudato sia il tuo nome e ’l tuo valore
Da ogni creatura, com’ è degno
Di render grazie al tuo alto vapore.
7Vegna ver noi la pace del tuo regno:
Chè noi ad essa non potem da noi,
S’ella non vien, con tutto nostro ingegno.
10Come del suo voler li Angeli tuoi
Fan sacrifìcio a te cantando Osanna,
E così faccian li omini dei suoi.1
13Dà oggi a noi la quotidiana manna,2
Senza la qual per questo aspro diserto
A rieto va chi di più gir s’affanna.3
16E come noi lo mal ch’ avem sofferto
Perdoniamo a ciascun, e tu perdona
Benigno, e non guardar lo nostro merto.
19Nostra virtù, che di legger s’ addona,4
Non sprimentar coll’antiquo avversaro;5
Ma libera da lui, che sì la sprona.