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liante; cioè tu, Fiorensa, a quella inferma; ecco che assimillia la sua città l’autore a la inferma: imperò che la viziosità è infermità dell’animo, Che non può trovar posa in su le piume; cioè in su la coltrici: quando lo corpo sta male, anco in su la coltrici dolliano l’ossa et i nervi; e così quando lo animo è vizioso, le cose virtuose1 nol contentano, Ma con dar volta; cioè volgendosi qua e là in su la coltrici, suo dolore scherma; cioè cessa suo dolore e difendesi da lui la inferma; e così tu, Fiorensa, non trovi luogo essendo in buono stato: sempre vai cercando mutamento, perchè non ài sano animo. E qui finisce il canto sesto.

  1. C. M. le cose viziose nol contentano,

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