52Noi anderem con questo giorno innanzi,1
Rispuose, quanto più potremo omai;
Ma il fatto è d’altra forma che non stanzi.
55Prima che sia lassù, tornar vedrai
Colui che già si copre co la costa,
Sì che i suoi raggi tu romper non fai.
58Ma vedi là un’ anima, che posta23
Sola soletta in verso noi riguarda:3
Quella ne insegnerà la via più tosta.
61Venimmo a lei: O anima lombarda,
Come tu stai altiera e disdegnosa,
E nel muover delli occhi onesta e tarda!
64Ella non ci dicea alcuna cosa;
Ma lassavano gir, solo sguardando4
A guisa di leon, quando si posa.
67Pur Virgilio si trasse a lei pregando,
Che ne mostrasse la millior sallita;
Ma quella non rispuose al suo dimando,
70Ma di nostro paese, e de la vita
Ci chiese. E il dolce Duca incominciava:
Mantova...; e l’ombra, tutta in sè romita,
73Surse ver lui del luogo ove pria stava,
Dicendo: Mantovano, io son Sordello
De la tua terra; e l’un l’altro abbracciava.
76Ahi serva Italia, di dolor ostello,
Nave senza nocchiero in gran tempesta,
Non donna di province; ma bordello!
- ↑ v. 52. Anderemo, anderò, anderei ec. voci comuni tra i Toscani e più naturali e più dolci delle sincopate andrò, andrai ec. E.
- ↑ v. 58. C. M. che è posta
- ↑ 3,0 3,1 v. 58, 59. C. A. che à posta Sola soletta, e verso
- ↑ v. 65. C. A. solo guardando