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convien che vada Dall’un, cioè canto; cioè del ritto, quando a colui; che serà nell’altro emisperio, dall’altro fianco; cioè del manco la luce del sole e così a quelli che ’l nostro emisperio abita, stando volto verso l’oriente lo lato manco è ritto tramontana, e l’ombra cade in verso tramontana; et a colui che abitasse l’altro emisperio, ragguardando verso oriente che è opposito al nostro oriente verrebbe lo raggio del sole da mano manca e cadrebbe l’ombra in verso l’antartico, che sarebbe a mano ritta; e così viene per opposito all’uno e l’altro l’ombra, secondo l’emisperio, Se lo intelletto tuo ben chiaro bada; cioè ragguarda chiaramente la verità.

C.IV — v. 76-87. In questi quattro ternari lo nostro autore, per dimostrare ch’elli abbia bene inteso quello che prima mostrava di non avere inteso, induce la ragione de la Strologia, dicendo: Certo, diss’io; cioè Dante, Maestro mio, unquanco Non vidd’io chiaro; come a noi ora lo sole dè ferire dal lato manco, sì com’io discerno; cioè cognosco ora la ragione, Là dove mio ingegno parea manco; cioè parea defettuoso, non parendo che potesse conprendere come era che il sole ferisse loro dal lato sinistro, stando verso l’oriente dell’altro emisperio; la qual cosa che intenda ora chiaramente lo dimostra per ragione astrologica, dicendo: Chè; cioè imperò che, il mezzo cerchio; cioè l’equinoziale lo quale chiama mezzo, o perchè dall’uno e dall’altro emisperio non si vede se non mezzo, o perchè veramente sta in mezzo tra du’ poli; cioè artico et antartico, li quali diceno li Astrologi essere fissi et immovibili, e che in su essi lo primo mobile si gira dall’oriente in verso l’occidente e tirasi di rieto l’viii spera, dove è lo zodiaco e sono le stelle fisse e tutti li pianeti che sono di sotto ad esso; cioè Sarturno, Iupiter, Mars, lo Sole, Venus, Mercurio e la Luna; sicché in 24 ore fa ogni cosa una volta circuire lo cielo e volversi sotto sopra. E niente di meno l’ottava spera si volge contrario motu in 100 anni uno grado; e tutti li pianeti similmente si volgeno con contrario movimento, e qual compie sua revoluzione in poco tempo e qual in assai, come la Luna in 20 di’ o poco più, e lo Sole in uno anno, e così delli altri. E diceno li Astrologi che questa revoluzione si fa in su du’ poli mobili che esceno da’ poli immobili detti di sopra; e perchè tutta la distanzia dall’uno polo all’altro si dice essere 180 gradi, o parti che si chiamino, lo cerchio equinoziale è distante dell’uno polo 90 gradi e 90 dall’altro, e però dice lo mezzo cerchio, perch’elli è in mezzo tra l’uno polo e l’altro; et anco divide lo zodiaco in 2 mezzi, del moto superno; dice a dare ad intendere lo diritto movimento del cielo, lo quale cagiona lo primo mobile; cioè la nona spera la quale si muove in su li poli due; cioè artico et antartico, in 24 ore una revoluzione tirandosi di rieto tutti li altri cieli di sotto, come detto è. Che; cioè lo quale cerchio mezzo,