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127Et a Beatrice tutta si converse;
     Ma quella folgorò nel mio sguardo
     Sì, che da prima il viso nol sofferse,
130E ciò mi fece a dimandar più tardo.


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C O M M E N T O


Quel Sol ec. Questo è lo canto terzo della terza cantica del nostro autore, nel quale l’autore incomincia a trattare de’ beati che sono in vita eterna, figurando sì come poeta ch’elli si li 1 rappresentino in quel cielo che figura lo grado in che sono in vita eterna ne la presenzia di Dio 2: imperò che, benchè secondo la lettera parli dei beati che sono in vita eterna 3 per la santa Chiesa; niente di meno intese ancora di quelli che sono nel mondo confirmati in grazia, sì che stando qui col corpo sono in cielo colla mente; e sono quelli, che secondo li Filosofi ànno le virtù dell’animo purgato. E s’elli dice che fusse guidato su 4 da Beatrice di cielo in cielo, non è altro se non che la mente sua fu levata a considerare li passati che furno di quelle virtù, e quelli del suo tempo, se alcuno n’era; ma non ne nomina alcuno, perchè possibile è a chi è in vita a cadere, s’elli non fusse già confermato in grazia. Et all’autore non potea, nè può ad alcuno uomo essere noto che è 5 confirmato in grazia, se Iddio non glielo rivelasse, e però finge l’autore ch’elli montasse suso; lo qual montamento fu mentale e non corporale, e di cielo in cielo montando vedessi li beati, rappresentatili ciascuno in quello cielo che figurava lo grado che aveva in vita eterna, e per mostrare che la loda de la virtù per la quale l’anima è beatificata 6 torna al cielo, unde è venuta tale influenzia, e niente di meno finge che poi trovasse quelle medesime anime beate in vita eterna in su le loro sedie nel cospetto d'iddio. E non osta ch’elli fingendo le pongna in diversi luogi: imperò che è possibile che l’anima sia in paradiso nel cospetto di Dio, e che anco si rappresenti in altro luogo, benchè l’autore dice questo fingendo come poeta, per dimostrare che li pianeti e li cieli ànno influenzie di virtù; e però in ciascuno cielo

  1. C. M. ellino si li
  2. C. M. Dio; e dal qual cielo è proceduta la influenzia delle virtù, per la quale ànno meritato tal grado: imperocchè,
  3. C. M. eterna, esemplificando e nominando di quelli che veramente si tiene che siano in vita eterna per la santa Chiesa ;
  4. C. M. suso
  5. Che qui vale chi. E.
  6. C. M. santificata torna in cielo,