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Figliuolo e Spirito Santo, viddi io Dante, Legato con amore in un volume; cioè coniunto con amore in uno libro, cioè in Dio, cioè nella sapienzia sua, che è lo Figliuolo, Ciò, che per l’universo; cioè, che per tutto il mondo, si squaterna; cioè divisamente si fa: imperò che in Dio sono tutte le cose che si fanno, siccome nella prima cagione che provede ogni cosa. Sustanzie et accidenti; ciò, che è nel mondo, è sustanzia o accidente, e lor costume; cioè e le loro operazioni naturali, Tutti conflati insieme; cioè tutti coniunti insieme, per tal modo; cioè per sì fatto modo li viddi coniunti insieme in Dio, Che ciò, ch’io; cioè Dante, dico; di questo, è un semplici 1 lume; cioè erano per sì fatto modo in Dio, che erano una cosa semplici e non compiuta: imperò che in Dio non può essere alcuna cosa composta e per questo vuole dire ch’elli vidde in Dio l’idea 2 di tutte le cose; et è idea l’esemplare imagine di tutte le cose, benchè Aristotile disse essere idea la intesa similitudine di tutte le cose, tra sè differenti. La forma universal di questo nodo; cioè la forma d’ogni cosa, che è nodo fermo che tiene ogni cosa nel suo essere, e questo è Iddio, Credo ch’io viddi; cioè io Dante, dice l’autore; et assegna la cagione de la sua credenzia, perchè; cioè imperò che, Dicendo questo; cioè ch’io la viddi, mi sento ch’io godo più di largo; ch’io non faceva prima. Non può l’animo pensare d’Iddio, ch’elli non goda largamente, e così parlandone; e questa mia visione, che io ebbi d’Iddio, sempre fe me allegro e di quello sapere mi vorrei arricordare; e però dice: Un punto solo; cioè di quella beatifica visione che io ebbi di Dio. et è punto la sessagesima parte d’una ora, m’è maggior letargo; cioè maggiore dimenticagione è a me Dante e più noiosa, e più me ne duole, Che venticinque seculi; cioè che non sarebbono stati 25 seculi: seculo è tempo d’anni cento, dunqua 25 seculi, sarebbono 2500 anni, sicchè vuole dire che solo un punto, che sia dimenticato da lui la detta visione, li è maggiore oblivione che non sarebbono stati 2500 anni, a l’impresa; cioè a la disposizione, Che fe Nettunno a mirar l’ombra d’Argo; cioè lo Iddio del mare così chiamato, che si dispuose e fece impresa di mirare l’ombra de la prima nave che entrò in Grecia, che fu chiamata Argo, e perdettevi molto tempo. Fingeno li Poeti che Nettunno, iddio del mare, vedendo la terra abitata dalli omini, ebbe desiderio di vedere abitato lo mare, che era lo suo regno, dalli omini, com’elli vedea abitata la terra; e però fu fatta in Grecia la prima nave, che si chiamò Argo; e, va-

  1. Semplici; semplice a duplice desinenza, come parecchi aggettivi anche presso i Latini. E.
  2. Idea nasce dal verbo greco εἴδω; vedere, conoscere. E.