Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
[v. 22-39] | c o m m e n t o | 859 |
gnità disposizione d’animo a ben fare al prossimo, et invitante li altri co la sua dolcezza, et è spezie di carità; e liberalità è larghezza di donare da sè medesimo mossa. In te; cioè Vergine Maria, è misericordia; misericordia è compassione de la miseria del prossimo; in te pietate; cioè in te Vergine Maria è pietà; et è pietà movimento a sovvenire li deficienti, et è differenzia tra misericordia e pietà: imperò che misericordia è sovvenire quando si dimanda; e pietà è ancora, benchè non si dimandi: e queste sono spezie di carità. In te; cioè Vergine Maria, è magnificenzia; e magnificenzia è donamento di perfezione a le cose molto grandi e molto chiare. Tutte queste virtù e molte altre anco innumerabili virtù sono ne la Vergine Maria; ma l’autore prese quelle che faceano ora a la materia: imperò che, perchè aveva detto che era benigna a soccorrere a chi dimandava, si dimostrava che in lei era misericordia; e perchè avea detto che spesse volte soccorrea inanti che si dimandasse, si dimostrava la pietà; e perchè ella arreca a perfezione tutte le grandi cose, si dimostrava la magnificenzia. in te s’aduna; cioè in te sola Vergine Maria si trova raccolto, Quantunque 1 in creatura è di bontate; cioè tutta la bontà de la creatura; cioè delli Agnoli, delli omini e di tutte l’altre cose create da Dio; e così dimostra ch’ella vogli fare grazia a chi la dimanda. E però bene àe osservato l’autore quello che si osserva da’ Poeti ne le loro petizioni, dimostrando che colui da cui si dimanda, possa, debbia e voglia e sappia fare quello che si debbe dimandare: imperò che, mancando una di queste quattro cose in colui a cui è dimandato, in vano si dimanderebbe; e così sarebbe stolta dimanda.
C. XXXIII — v. 22-39. In questi sei ternari lo nostro autore finge che santo Bernardo finisse la sua orazione devota la quale fece per lui, adiungendo la sua dimanda a la parte detta di sopra, che fu preparativa, dicendo così: Or; cioè ora, questi; cioè Dante, che; cioè lo quale, Dall’infima lacuna dell’universo; cioè dal luogo bassissimo di tutti li altri del mondo: lacuna è proprio luogo d’acqua; ma qui si pillia per lo luogo basso de lo inferno; universo si dice lo mondo: imperò che ogni cosa è congregata a fare uno; cioè lo mondo, e però universo è ogni cosa volta ad uno; cioè a fare uno, fin qui; cioè infine al paradiso dove finge l’autore ch’elli fusse, quando santo Bernardo fece questa orazione, à vedute Le vite spiritali; cioè àe veduto, secondo la lettera, colli occhi corporali; ma, secondo l’allegoria e la verità, colli occhi mentali le vite de li spiriti che sono senza li corpi, ad una ad una: imperò che àe ve-
- ↑ Quantunque; quanto unque, adoperato come il neutro latino quìdquid; checchè. E.