19In te è misericordia, in te pietàte,1
In te è magnificenzia, in te s’aduna
Quantunque in creatura è di bontate.
22Or questi, che dall’infima lacuna2
Dell’ universo fin qui à vedute3
Le vite spiritali ad una ad una,
25Supplica te per grazia di virtute,4
Tanto ch’ei possa colli occhi levarsi
Più alto verso l’ultima salute.
28Et io, che mai per mio veder non arsi
Più ch’io or fo per suo, tutti miei preghi5
Ti porgo, e priego che non siano scarsi,
31Perchè tu ogni nube li disleghi
Di sua mortalità coi prieghi tuoi
Sì, che ’l sommo piacer si li dispieghi.6
34Ancor ti prego, Regina, che puoi
Ciò, che tu vuoli, che conservi sani,
Dopo tanto veder, li affetti suoi.7
37Vinca tua guardia i movimenti umani:
Vedi Beatrice con quanti Beati
Per li miei prieghi ti chiudon le mani.
40Li occhi da Dio diletti e venerati
Fissi nell’orator mi dimostraro8
Quanto i devoti preghi li son grati.
43Indi a l’eterno lume sè drizzàro,9
Nel qual non si può creder che s’inii,10
Per creatura, l’occhio tanto chiaro.
- ↑ v. 19. C. A. In te misericordia,
- ↑ v. 22. C. A. dall’infimo alla cuna
- ↑ v. 23. C. A. insin
- ↑ v. 25. C. M. C. A. a te per
- ↑ v. 29. C. A. ch’io fo per lo suo, . . prieghi
- ↑ v. 33. C. A. gli si
- ↑ v. 36. C. A. effetti
- ↑ v. 41. C. A. ne dimostraro
- ↑ v. 43. C. M. C. A. si drizzaro,
- ↑ v. 44. C. A. si dee creder che s’invii,