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credendo farti innanti, Movendo l’ali tue; cioè movendo lo ingegno tuo in alto co la ragione e co lo intelletto tuo; o volliamo mellio, co la pratica e teorica tua, che tu ài delle scienzie, Orando; cioè e per tanto con orazione, convien che s’impetri; cioè che si dimandi, grazia; cioè di poterti levare, poi che per te non è possibile che tu ti levi, Grazia; ecco che replica anco grazia, da quella che può aiutarti; cioè dalla Vergine Maria, che è avvocata delli omini inanti a Dio. E tu; cioè Dante, mi segue 1; cioè seguita me Bernardo, co l’affezione; cioè col desiderio tuo, Sì; cioè per sì fatto modo, che dal dicer mio; cioè dal dire, che io Bernardo farò, lo cuor; cioè tuo, non parti; cioè tu, Dante. E cominciò; cioè, e dette queste parole che sono dette di sopra, cominciò santo Bernardo, questa santa orazione; cioè questa orazione, che seguita nel canto seguente, per impetrare grazia per me Dante, per mezzo de la Vergine Maria, a la quale dirizzerà il suo parlare e pregheralla ch’ella accatti grazia per Dante, siccome apparrà di sotto. E qui finisce il canto xxxii, et incominciasi lo canto xxxiii et ultimo de la terza cantica de la comedia del nostro autore.
- ↑ Segue; seconda persona terminata in e per uniformità, come più addietro, v. 115. Ma viene ec. E.