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seconda sedia; terzio, lo stato de’ Profeti e Patriarchi contemplativo, denotato per Rachel e Beatrice; quarto, lo stato matrimoniale de’ fedeli, secondo lo comandamento d’Iddio, che credetteno in Cristo venturo, come fu loro dimostrato da Dio, e dato in segno di ciò la circuncisione, denotato per Sara et Abraam; quinto, lo stato de’ savi et ammaestrati e dottrinati ne le cose divine, per Rebecca e Isaac; sesto, lo stato de la vedovità e castità dei martiri e de li combattitori per l’amore d’Iddio e per la patria, denotato per Iudit; settimo, lo stato de li oratori e laudatori d’Iddio, denotato per Rut. E per questo à fatto menzione di sette gradi, come la santa Chiesa distingue li santi; cioè prima li santi Angnoli; secondo, le Vergini; appresso, li Patriarchi e Profeti; poi, li Apostoli; e poi, l’Innocenti; poi, li Martiri; poi, li Confessori. Seguita.
C. XXXII — v. 16-27. In questi quattro ternari lo nostro autore finge come santo Bernardo, incominciato a descrivere le sedie de’ beati che stanno in tondo siccome una rosa, infine al settimo grado desccndendo in giù, ora descrive dal settimo in giù, e poi divide tutta questa rosa per lungo, dicendo così: E dal settimo grado; in sul quale disse che stava Rut, in giù; cioè descendendo infine al fiore della rosa, siccome Infine ad esso; cioè siccome dal primo, dove siede Nostra Donna, infine al settimo dove siede Rut, succedeno Ebree; cioè l’anime 1 ebree: imperò che, sotto da la Vergine Maria infine al fiore de la rosa, finge che siano pure l’anime salvate del vecchio Testamento, dividendo sempre per sette gradi come sono divisi li primi; sicchè, chi è stato di maggior grado di fede et à più meritato è nel grado che si li conviene del primo settenario; e chi è stato di minore è nel grado a le’ conveniente del sequente settenario, infine al mezzo de la lunghezza della rosa: imperò che da indi in giù finge che siano li parvuli salvati ne la fede de’ parenti, dividendo ancora per sette gradi, secondo che sono stati li parenti, Dirimendo; cioè dividendo, del fior; cioè della rosa detta, tutte le chiome; cioè tutte le follie, cioè tutte le sedie per quelli che credettono in Cristo presente, che sono mezzo tra le femine ebree e cristiane; e per quelle femine che credettono in Cristo presente, che sono mezzo da la parte opposita tra li Ebrei e cristiani. E per intendere questo, pogniamo e figuriamo che noi siamo nel fondo di questa rosa, e veggiamo questa rosa partita in due parti per lungo, sicchè l’una metà, sopra la quale è la Vergine Maria, abbia tutti li suoi semicirculi pieni, e dall’uno lato siano le femine infine al mezzo de la lunghezza, e da indi in giù siano le parvolette che sono morte inanti che abbiano avuto elezione di
- ↑ C. M. l’anime delle ebree femmine: