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dal cerchio, che divide l’uno emisperio dall’altro, Soverchia; cioè avanza in isplendore, quella, dove ’l Sol declina; cioè avanza in splendore e chiarore quella parte del zodiaco, dove lo Sole cala 1 e partesi del nostro emisperio, Cosi; ecco che adatta la similitudine, quasi di valle andando al monte Colli occhi; ecco che dice, andando colli occhi suoi l’autore, quasi di valle: imperò che ragguardava prima giù nel fiore della rosa, e poi levò su li occhi in alto a vedere la sua altezza; e però dice: vidi parte; cioè della detta rosa, ne lo stremo; cioè nell’ultima parte de la sua altezza, Vincer di lume; cioè avanzare di lume e splendore, tutta l’altra fronte; cioè tutta l’altra altezza, che era in tondo, l’una parte incontra a l’altra. E come; ecco che arreca similitudine poetica, per adornare lo poema, quivi; cioè in quello luogo del cielo, ove; cioè nel quale, s’aspetta ’l temo; cioè s’aspetta lo carro del Sole, ponendo la parte per lo tutto; lo temo, cioè lo timone del carro, e ponsi qui per lo carro, Che mal guidò Fetonte; cioè lo quale carro guidoe male Fetonte, cioè lo figliuolo del Sole. Questa fizione pone Ovidio nel ii de la sua Metamorfosi, e fu detta di sopra nella prima cantica nel canto xvii, più s’infiamma; cioè più diventa lo cielo splendido, E quinci e quindi; cioè e dall’una parte e dall’altra, cioè dall’oriente e dall’occidente, il lume si fa scemo; cioè manca lo lume. Così quella pacifica Oriafiamma 2; cioè lo luogo, dove era la Vergine Maria; e per essa Vergine Maria si debbe intendere; e dice Oriafiamma; cioè termino di fiamma, o vero navicula di fiamma, o vero orientale fiamma pura e chiara, come quella dell’oriente, pacifica: però ch’ella fece pace tra Dio e l’omo, Nel mezzo s’avvivava; cioè s’invaloria nel mezzo, dove era la Vergine Maria, e d’ogni parte; cioè d’ogni lato al detto mezzo, allentava la fiamma; cioè mancava la fiamma e lo splendore, Per equal modo; cioè parimente, siccome le parti erano rimote da quella, che era cagione dello splendore. Seguita.
C. XXXI — v. 130-142. In questi quattro ternari et uno versetto lo nostro autore, fingendo, dichiara in che forma vidde la Vergine Maria; e come tutto et elli e santo Bernardo s’affisseno in lei, dicendo cosi: Et in quel mezzo; cioè delle parti lontane, dove mancava la fiamma, come detto fu di sopra, co le penne sparte; cioè coll’ali aperte, che significa applauso e letizia: veggiamo li uccelli, quando si rallegrano, stendere l’ali, e così facevano questi Agnoli; le quali ali significano e figurano li fervori della carità