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p a r a d i s o x x i x . |
[v. 13-21] |
distinte per tre gradi: imperò che nel supremo grado sono li animali sensitivi simplicimente, cioè li bruti; nel mezzano sono li animali vegetativi simplicimente, cioè li arbori e l’erbe; ne l’infimo grado sono li elementi che simplicimente ànno essere. Le intellettuali e corporali coniunte ànno due gradi: imperò che alcune sono coniunte con corpi incorruttibili, e queste sono li motori che muoveno li cieli; alcune sono coniunte con corpi corruttibili, e queste sono l’anime umane che, come forma, sono coniunte coi corpi, li quali per le diverse qualità, di che sono composti, sono corrutibili. E li cieli anco si distingueno: imperò che alcuno cielo è che tutto splende, et àe in ogni sua parte simile virtù, e questo è la nona spera; alcuno è che è organato, che àe le sue parti dissimili in natura et essere, e però non tanto splende, et àe nelle sue parti diverse virtù, e questo è l’ottavo cielo che àe diverse stelle; alcuno n’è, che àe solo uno organo, cioè una stella, e però in esso è sua virtù, e questi sono li cieli delle pianete. Similmente è diversità ne’ suoi movimenti, cioè dei cieli: imperò che uno n’è, che àe solo uno movimento sopra li suoi poli, siccome la nona spera; alcuno n’è, che n’à tre, cioè l’uno sopra li poli de la nona spera, l’altro sopra li propi poli, l’altro si è per accesso e recesso di 10 gradi, e questo è l’ottavo cielo; e tutti li predetti movimenti sono equidistanti dal centro del mondo. Li cieli dei pianeti, che tutti ànno movimento, n’ànno ciascuno più: imperò che alcuno n’ànno de la nona spera, e questo si chiama diurno; alcuno de l’ottava spera, e questo è lo movimento de la loro auge 1; et alcuno n’ànno da’ suoi deferenti; et alcuno n’ànno per li suoi epicicli, dei quali alcuno è equidistante dal centro del mondo, et alcuno varia: imperò che alcuna volta li è più vicino, et alcuna volta più rimosso; per le quali varietadi è la varietà de la generazione e corruzione ne li elementi; e tutti questi gradi sono vari per sua natura. E per questi movimenti è necessario di venire ad uno primo immobile che cagiona essi movimenti, e questo è Iddio; ma ne li omini non si può dare diversità di gradi per li suoi naturali: imperò che tutti sono simili e 2 riceveno dissimile forma, suo essere; ma puovisi bene dare gradi secondo li graditi che procedeno dalle loro complessioni, e secondo la loro voluntà che procede dallo libero arbitrio: imperò che alcuni sono atti a speculazione e scienzia, siccome quelli che ànno carne molle; alcuni sono abituati a delettazioni sensitive, siccome quelli che ànno dura carne, e questi sono li carnali e lussuriosi, solamente segui-
- ↑ Auge. Questa è ai vocabolaristi una pruova novella come siffatto nome sia di genere comune. E.
- ↑ C. M. e riceveno da simile forma suo essere; ma puovisi dare gradi secondo li abiti che procedeno