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p a r a d i s o x x v i i . |
[v. 121-138] |
tali; cioè li omini, che sono mortali, affonde; cioè mandi al fondo Sì; cioè per sì fatto modo, sotto te; cioè sottometti sì ai desidèri tuoi, che nessuno; cioè omo, àe podere; cioè àne potenzia, Di traer; cioè di tirare, li occhi; cioè suoi, fuor de le tue onde; simili a questa cupidità de le cose del mondo al mare: imperò che, come lo mare co le sue mutazioni et undazioni gitta li naviganti qua e là; così la cupidità de le cose del mondo sotto le sue turbulenzie e mutazioni affonda l’omo: imperò che nessuno àe potere di fare sì, che queste cose mondani non ragguardi, e ch’elle nolli piacciano. Ben fiorisce ne li omini il volere: imperò che tutti li omini vogliano lo sommo bene, e nessuno può fare che cognosciuto ch’elli l’à non lo voglia, Ma la pioggia continua; chiama continuamente 1 continua pioggia l’abbondanzia continua di questi beni temporali, converte In bozzacchioni le susine vere. In questa ultima cantica, dove l’autore àe inalzato lo stilo, spesse volte usa li colori gravi, come è permutazione e significazione, e li altri; ecco qui intende per la pioggia continua l’abbondanzia dei beni temporali, le vere susine 2 pone per l’anime bene disposte a fare frutto piacente a Dio, li bozzacchioni pone qui 3 per l’opere vane e disutili, siccome li bozzacchioni sono susine vane e di niuno utile; e questo è quello che l’autore intende. Fede et innocenzia; che sono virtù necessarie ad avere vita eterna, son reperte 4; cioè trovate, Solo; cioè solamente, nei pargoletti; cioè nei piccoli fanciulli, che sono puri, e poi ciascuna; cioè di queste due virtù, Pria fugge; cioè da’ fanciulli, che le guance sian coperte; cioè de’ peli della barba, cioè innanzi che siano barbuti perdono la fede e la innocenzia. Tale; cioè fanciullo, balbuziendo: imperò che è anco sì tenero, che non può perfettamente parlare, ancor digiuna; e fa astinenzia, come fedele et innocente, Che poi; cioè lo quale, poi che è fatto grande che àne la bocca libera a potere parlare, divora co la bocca sciolta Qualunche cibo; cioè o carnile, o quaresimale, per qualunca luna; cioè quando è quaresima e quando non è; d’ogni tempo, seguendo l’appetito de la gola; ma dice luna: imperò che la luna è segno unde si coglie la quaresima, acciò che ’l venardi’ santo sia lo plenilunio, o presso come fu quando Cristo 5 sostenne 6. E tal; cioè fanciullo, balbuziendo; cioè che non sa anco parlare; ma balbettica, ama et ascolta La madre sua; siccome obediente a lei, che con lo-
- ↑ C. M. chiama continua pioggia
- ↑ C. M. susine, le volontadi bene disposte
- ↑ C. M. qui per le volontà vane
- ↑ Reperte, dal latino repertus, che significa pure trovato. E.
- ↑ C. M. Cristo sostenne che miraculosamente il Sole oscurò. E tal;
- ↑ Sostenne, transitivo assoluto, al quale è da supplire l’oggetto morte o passione. E.