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[v. 40-54] | c o m m e n t o | 715 |
sostenne passione, la suprema Possanza; cioè la somma potenzia, cioè Cristo figliuolo d’Iddio: imperò che allora oscurò 1 lo Sole, siccome dice la santa Scrittura. Poi; cioè che san Piero ebbe detto le parole dette di sopra e che lo cielo, cioè li beati che erano in cielo, e Beatrice ebbe mutato colore, procedetter le parole sue; cioè di san Piero, Con voce tanto da sè trasmutata; cioè da quella, che prima era, Che la sembianza; cioè l’apparenzia del colore, non si mutò piue; cioè che la voce; e disse con voce corucciosa le parole, che seguitano di sotto nell’altra parte. Seguita.
C. XXVII — v. 40-54. In questi cinque ternari lo nostro autore finge come san Piero tornò a parlare, riprendendo li mali prelati, dicendo così: Non fu la Sposa di Cristo; cioè la santa Chiesa, allevata Del sangue mio; parla san Piero che sparse lo sangue suo, posto ne la croce col capo suo di sotto, e poscia dicapitato, che tutto fu confermamenlo de la fede cristiana et accrescimento della santa Chiesa 2, di Lino; cioè del sangue di santo Lino, e di Cleto; cioè e del sangue di santo Cleto, li quali furno sommi pontifici dopo san Piero, e furno martirizzati per la fede, Per esser ad acquisto d’oro usata; cioè la sposa di Cristo, che è la santa Chiesa, non fu allevata del nostro sangue, perch’ella fusse usata ad acquistare oro e ricchezza, Ma per acquisto d’esto viver lieto; cioè ma fu allevata la santa Chiesa del sangue mio e delli altri martiri, per acquistare la vita lieta e beata di vita eterna, Pio; che fu anco pontifice, Sisto; similmente fu pontifice, Calisto; che fu anco pontifice, et Urbano; che fu anco pontifice, Sparser lo sangue; cioè loro, dopo molto fleto; cioè dopo molti martìri, che sostennono solamente per acquistare vita beata, e non l’oro, nè l’ariento co lo spargimento del nostro sangue. Non fu nostra ’ntenzion; cioè di noi martiri, dice san Piero, cioè di me e degli altri martiri, che sparsono lo loro sangue, ch’a destra mano; cioè da man diritta, Dei nostri successor; cioè de’ pontifici e prelati, ch sono seguiti dopo noi, parte sedesse; cioè 3 fussono in grazia come saranno quelli, che a l’iudicio che farà Cristo, saranno da mano ritta 4, Parte dall’altra; cioè mano, da la sinistra sedesse, s’ intende, del popul cristiano; cioè che ’l populo cristiano l’una parte fusse in grazia de’pastori della Chiesa, come è la parte guelfa, e l’ altra fusse in odio, cioè la parte ghibellina, come si vidde al tempo dell’autore, et 5 essi veduto poi. Nè che le chiavi; cioè lo gonfalon de la Chiesa, nel quale si dipigne due chiavi in segno di quelle, che furno date a san Piero da Cristo, quando disse: Et tibi dabo claves regni coelorum, e però dice: che mi fur concesse; cioè le