49Nè che le chiavi, che mi fur concesse,
Divenisser signaculo in vessillo,
Che contra i battezzati combattesse;
52Nè ch’io fusse figura di sigillo
Ai privilegi venduti e mendaci,
Ondio sovente arrosso e disfavillo.1
55In vesta di pastor lupi rapaci
Si veggion di quassù per tutti i paschi.
O difesa d’Iddio, perchè pur giaci!2
58Del sangue nostro Caorsini e Guaschi
S’apparecchian di bere. O buon principio.
A che vil fine convien che tu caschi!
61Ma l’alta Providenzia, che con Scipio
Difese a Roma la gloria del mondo,
Soccorrà tosto, sì com’io concipio.3 4
64E tu, figliuol, che per lo mortal pondo
Ancor giù tornerai, apre la bocca,5
E non nasconder quel, ch’io non nascondo.6
67Siccome di vapor gelati fiocca
In giuso l’aire nostro, quando ’l corno
De la Capra del Ciel col Sol si tocca;
70In su vidd’io così l’eter adorno7
Farsi, e fioccar di vapor triunfanti,
Che fatto avean con noi quivi soggiorno.
73Lo viso mio seguia i suoi sembianti,
E seguì finchè ’l mezzo per lo molto
Li tolse el trapassar del più avanti;8
- ↑ v. 54. C. A. Di ch’io sovente
- ↑ v. 57. C. M. più giaci!
- ↑ v. 63. Soccorrà; futuro imperfetto, nato dall’ infinito soccorre, imitazione dal provenzale. E.
- ↑ v. 63. C. A. Proveggia poi così come io
- ↑ v. 65. C. A. apri
- ↑ v. 66. C. M. C. A. non ascondo,
- ↑ v. 70. C. A. l’etera
- ↑ v. 75. C. M. di più avanti ;