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meritasse la beatitudine eterna, et avesse non solamente della grazia e misericordia d’Iddio; ma eziandio de la sua iustizia e così fusse abbondante di tutte le virtù, e sentisse di tutto ’l bene, e de le virtù d’Iddio, comandamento che non toccasse lo pomo del legno della scienzia del bene e del male, e di tutti li altri li diè libertà che potesse usare, et elli non fu obbediente e passò lo comandamento suo, e questo fu lo trapassare del segno, cioè la disobedienzia. Quivi; cioè in quel luogo, onde; cioè del quale, mosse tua donna Virgilio; cioè del limbo de’ santi Padri mosse Beatrice Virgilio, cioè la grazia d’Iddio, e la santa Teologia mosse la ragione a Dante a considerare la viltà del peccato e la pena che merita; e così co le virtù politiche e morali lo cavò del peccato et indusselo a sallire a le virtù purgatorie, e poi a sallire da le virtù purgatorie a le virtù dell’animo purgato che sono le contemplative, e questo è lo paradiso celeste e la beatitudine celeste, cioè contemplare Iddio, Quattro milia trecento e du’volumi Di Sol; cioè quattro milia trecento due anni: imperò che ogni volume di Sole è uno anno, desiderai questo concilio; cioè 1 questa beatitudine, dove è concordia di voluntà: concilio non è altro chè convenienzia di voluntà, e questa è vita eterna, E viddi; cioè io Adam, lui; cioè lo Sole, tornare a tutti i lumi; cioè a tutti i segni del zodiaco, che sono 12, e ciascuno si fa di molte stelle, che tutte sono luminose, e però dice a tutti i lumi De la sua strada; cioè del zodiaco: imperò che ’l Sole sempre va per la linea elittica che è nel mezzo del zodiaco, sicchè 6 gradi sono dall’uno lato, e 6 dall’altro, novecento trenta Fiate; cioè novecento trenta volte, che sono 930 anni, mentre ch’io; cioè in mentre, che io Adam, in terra fu’mi; cioè nel mondo, cioè mentre che io vissi; e per questo appare che Adam vivesse 930 anni, e 4302 stette nel limbo, ecco che 4232 anni 2 da la carnazione d’Adam infine alla passione di Cristo, levandone 32 che visse Cristo, rimane dalla creazione d’Adam infine a l’incarnazione di Cristo anni 4200 3, Et ora risponde a l’altro 4 che Dante avea de l’idioma, dicendo: La lingua; cioè lo modo del parlare, ecco ch’è lo istrumento con che si parla per la parlatura, et è colore retorico, del quale fu detto di sopra, cioè denominazione, ch’io; cioè che io Adam, parlai; quando fui nel mondo, fu tutta spenta; cioè lo primo idioma, che durò infine a Nembrot, tutto si perdè a la edificazione de la torre di Babel, Inanti che all’opra inconsummabile; cioè al lavoro della detta torre, che non si poteva recare a fine, la gente di Nembrot
- ↑ C. M. cioè desiderai io Adam, stando nel limbo, questa
- ↑ C. M. cinquemila ccxxxijccxxxii dalla creazione d’
- ↑ C. M. cinquemila cc.
- ↑ C. M. altro dubbio che Dante avea del linguaggio, dicendo: