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[v. 118-129] | commento | 681 |
di Cristo nella cena che Cristo fece cogli Apostoli suoi, siccome dice l’Evangelio di santo Ioanni ca.° xiii: Erat 1 ergo recumbens unus ex discipulis eius in sinu Iesu: lo pellicano è uno uccello che nasce nell’Egitto, bianco, lo quale poi che àe allevato li figliuoli e sono cresciuti, si levano contra lo padre e la madre, e perquotelli 2 ine ’l volto et ellino percuoteno loro et uccidelli, e poi lo padre sta sopra li figliuoli e dassi del becco nel petto, intanto che n’esce lo sangue, e cade sopra li figliuoli e cosi risuscitano. E cosi fece Cristo, che col sangue del suo costato risuscitò a la grazia l’uomo che, per lo insurgere contra Iddio, era morto e dannato a lo inferno, sicchè bene si conviene la similitudine del pellicano a Cristo; e, dormendo santo Ioanni in sul petto di Cristo, vidde le cose secrete della divinità e questi; cioè santo Ioanni, fue Di su la Croce al grande officio eletto: imperò che Cristo, essendo in su la croce disse a la madre: Ecco lo figliuolo tuo, dimostrandoli santo Ioanni; et a lui disse: Ecco la madre tua; e da quella ora la prese per sua madre, sicchè bene l’elesse Cristo a grande officio; cioè ad essere in suo scambio a la sua madre. La donna mia; cioè Beatrice, così; cioè come io Dante òne detto, disse a me di santo Ioanni; e questa ene ragionevile fizione: imperò che la santa Scrittura dice le dette parole, nè però piue Mostrò la vista sua; cioè della mia donna, cioè di Beatrice, di stare attenta; cioè per udire, Possa; cioè che ebbe detto le dette parole, che prima; cioè che innanzi, che le dicesse, alle parole sue; cioè alle parole di santo Ioanni, cioè così stette attenta ad aspettare quel che dicesse santo Ioanni, come stava prima, e cosi mostrò. E questo finge l’autore a quello, che ànno scritto li Apostoli e li Evangelisti.
C. XXV — v. 118-129. In questi quattro ternari lo nostro autore finge com’elli, volendo vedere se santo Ioanni evangelista era col corpo in vita eterna, aballiò; e come santo Ioanni li dichiarò 3 che col corpo in vita eterna non era, se non Cristo e la Vergine Maria; e però dice così, faccendo una similitudine: Quale colui; cioè chente diventa colui, ch’adocchia; cioè avvisa colli occhi, e s’argomenta; cioè s’ingegna e forza, Di veder eclissar; cioè oscurare, lo Sole; siccome oscura quando la Luna vi s’interpone tra la nostra vista e lui, un poco: imperò che molto non si potrebbe sostenere; et anco dice un poco: imperò che poco dura l’eclissi del Sole: imperò che, come lo corpo de la Luna comincia apparere, lo raggio del Sole a poco a poco, infine che iunge a l’altro lato, incomincia a