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c o m m e n t o |
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essi miei occhi, prato di fiori; cioè alcuno prato di fiori, sopra ’l quale è venuto lo raggio del Sole per la nube che altro 1 cuopre e quine è aperta, sicchè ’l raggio del Sole passa quinde e viene in sul detto prato, a raggio di Sol; cioè ad alcuno raggio di Sole, che sopra esso caggia scoperto, lo detto prato, s’intende, che; cioè lo quale raggio del Sole, puro; cioè non offuscato, mei; cioè scorra e descenda, Per fratta nube; cioè per alcuna nube, rotta in alcuna parte, unde vegna giuso 2 lo raggio predetto, Viddi così; ecco che adatta la similitudine, dicendo: Così, com’io òne detto, che òne veduto già lo prato de’ fiori fulgido e splendiente, benchè altro sia stato ombra, più turbe di splendori; cioè di beati spiriti splendenti, Fulgurate di su; cioè fatti splendidi da’ raggi, che venivano di su da alto, sopra di loro: imperò che l’autore finge che, benchè lo luogo dove elli era fusse fulgido e chiarissimo; niente di meno era tanto eccessivamente più splendido lo luogo dove erano quelli beati spiriti, che altro’ pareria che fusse ombra. E finge che quello splendore eccessivo venisse da Cristo sopra loro, come alcuna volta si vedeno nell’aire nubiloso penetrare li raggi del Sole, et illuminare alcuna parte della terra, da raggi ardenti che veniano da Cristo, Senza veder principio dei fulgori; cioè senza che io vedesse unde procedesseno quelli raggi, bench’io intendesse e cognoscesse unde venisseno, siccome non veggo quando li raggi passano per la nube, unde vegnano, bench’io imagini et intenda che vegnano dal Sole; e così compie sua similitudine l’autore molto propria da farla imaginare ad ogni uno che la intenda. E perchè àe detto che li raggi veniano sì da alto, che non poteva vedere lo loro principio; e di sopra disse che vidde Cristo, e che la mente sua non potendo sostenere si perdette, ora dimostra che Cristo se n’andò in alto, acciò ch’elli potesse vedere li altri spiriti beati; e però quasi congratulando e ringraziando, dice: O benigna virtù; cioè di Cristo, che; cioè la quale, sì l’imprenti; cioè sì informi et empi della tua grazia, luce e beatitudine li beati spiriti, come io òne detto, Sì t’esaltasti; cioè per sì fatto modo innalzasti te sopra li altri, come io òne detto, ch’io non poteva vedere lo principio de’ raggi che discendevano sopra li beati, per largirmi loco; cioè per donare loco a me Dante, Alli occhi; cioè miei, cioè al mio intelletto e ragione, lì; cioè in quel luogo, che; cioè li quali occhi, non eran possenti; cioè non erano abili a potere 3 comprendere sì grande eccellenzia, come era quella di Cristo. Seguita.
- ↑ Altro’; altrove. E.
- ↑ C. M. unde passi lo
- ↑ C. M. potere sostenere, secondo la lettera, lo tuo splendore; ma, secondo l’allegoria, non erano sufficienti a potere perfettamente considerare et intendere la tua beatitudine. Seguita.