109Cosi la circulata melodia
Sì si girava, e tutti li altri lumi1
Facea sonar lo nome di Maria.2
112Lo real manto di tutti i volumi
Del mondo, che più ferve e più s’avviva
Nell’abito d’Iddio e nei costumi,3
115Avea sovra di noi l’interna riva
Tanto distante, che la sua parvenza
Laddove io era, ancor non m’appariva.
118Però non ebber li occhi miei potenza
Di seguitar la coronata fiamma,
Che si levò appresso sua semenza.
121E come ’l fantolin, che ’n ver la mamma4
Tende le braccia, poichè ’l latte prese,
Per l’animo che ’nsin di fuor s’infiamma,
124Ciascun di quei candori insù si stese
Co la sua fiamma, sì che l’alto affetto,5
Ch’elli aveano a Maria, mi fu palese.6
127Indi rimaser lì nel mio aspetto,7
Regina Coeli cantando sì dolce,
Che mai da me non si parte ’l diletto.8
130O quanto è l’ubertà, che si sofolce9
In quelle arche ricchissime, che fuoro
A seminar quaggiù buone bubolce!10
133Quivi si vive e gode del tesoro,
Che s’acquistò piangendo ne l’esilio
Di Babilon, ove si lasciò l’oro.
- ↑ v. 110. C. A. Sì sigillava,
- ↑ v. 111. C. A. Facièn sonare il
- ↑ v. 114. C. A. Nell’alito di Dio
- ↑ v. 121. C. A. E come fantolin,
- ↑ v. 125. C. A. Con la sua cima sì,
- ↑ v. 126. C. A. avieno a
- ↑ v. 127. C. A. cospetto,
- ↑ v. 129. C. A. partì il
- ↑ v. 130. C. M. C. A. soffolce
- ↑ v. 132. C. M. C. A. buone bobolge!