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[v. 88-99] | c o m m e n t o | 615 |
dura, buon cominciamento; che fatto sia, Dal nascer de la quercia al far la ghianda; cioè non dura tanto, quanto di tempo è da poi che è nata la quercia infine ch’ella pena a fare delle ghiande, che si dice che comunemente pena anni 20, sicchè innanzi che la quercia faccia ghiande àe bene anni 20. E così dice santo Benedetto: Benchè li monaci miei facesseno buono principio, non è loro durato 1 per la sensualità che li à ingannati co le sue lusinghe.
C. XXII — v. 88-99. In questi quattro ternari lo nostro autore finge come santo Benedetto, continuando lo suo parlare, dimostrò questa mutazione fatta non pure ne’ monaci; ma ne’ prelati della Chiesa e ne’ mendicanti; e come santo Benedetto se ne ritornò ai suoi e rinstrinsenosi insieme e volonno su per la scala predetta, come apparra di sotto, dicendo così: Pier; cioè santo Piero apostolo, primo papa, cominciò senza oro e senza argento; la Chiesa e l’ordinazioni de’ preti e de’ prelati, cioè con povertà, Et io; cioè Benedetto cominciai li miei monasteri, con orazioni e con digiuno: imperò che con aspra vita incominciai, stando ne l’eremo con grande astinenzia, E Francesco; cioè santo Francesco, istitutore dell’ordine dei frati minori incominciò, umilmente il suo convento: imperò che in povertà et umiltà fondò la regola sua e lo convento dei suoi frati minori. E, se guardi; cioè tu, Dante, al principio di ciascuno; cioè di san Piero e di me Benedetto e di san Francesco, Poscia riguardi; cioè tu, Dante, laddov’è trascorso; cioè lo principio di ciascuno di noi tre, Tu; cioè Dante, lì; cioè nelle dette tre istituzioni, vedrai del bianco fatto bruno; cioè fatta mutazione contraria, come del bianco al bruno: imperò che li prelati della Chiesa al tempo d’oggi vogliano essere ricchi, e li miei monaci vogliano ben mangiare e ben bere e stare in piaceri mondani, e li frati minori diventati superbi et ipocrite 2. E però adatta la parola de la santa Scrittura, cioè del Salmista a suo proposito, quando dice: Quid est tibi mare, quod fugisti; et tu Iordanis, quia conversus es retrorsum? Quasi meravigliandosi, dice: Veramente Iordan volt’è retrorso 3; cioè tanto sono mutati dal suo principio li prelati della Chiesa, li monaci e li frati minori, che veramente si può dire che siano volti a drieto, come ’l fiume Iordano, quando passò lo popolo d’Iddio in terra di promissione si ritornò verso la sua fonte e lasciò lo fondo asciutto al passamente del popolo d’Iddio, come appare nella Bibbia, Iosue iii. Et adiunge la speranza del remedio, che Iddio porrà a questi così rivolti, dicendo dell’altra parte della detta autorità et arrecandola anco a suo proposito dicendo: Più fu fuggir, Mirabil a veder, lo