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C. XX — v. 118-129. In questi quattro ternari lo nostro autore finge come, continuando lo parlare, la detta aquila li dice lo modo come si salvò iustamente l’altra anima; cioè Rifeo troiano, poi che àe dichiarato lo modo de la prima, dicendo così: L’altra; cioè beata vita, che è Rifeo troiano, per grazia; cioè divina, che; cioè la qual grazia, di sì profonda Fontana stilla; cioè esce di sì profonda fontana, che è la providenzia d’Iddio che predestina chi ella vuole a salute, e predestina chi vuole a dannazione, che mai creatura Non pinse l’occhio; cioè non fu mai creatura, che pingesse l’occhio suo nè della ragione nè de lo intelletto, infine a la prima onda; cioè a quella di sopra, non ch’elli vegga quella di sotto; cioè non fu mai niuno che vedesse le ragioni da presso, non che quelle da lunga. Tutto suo amor; cioè Rifeo per la grazia della divina providenzia, che lo predestinò a beatitudine, tutto lo suo amore, laggiù; cioè nel mondo, puose a drittura; cioè a diritura di iustizia. Per che; cioè per la qual cosa, di grazia in grazia: Iddio manda la grazia illuminante per sua providenzia, che viene da la sua infinita bontà; e, dopo quella, illuminata la volontà umana, vuole e desidera lo bene et Iddio l’aiuta ad averlo, e così dona la grazia cooperante, e così l’una grazia dopo l’altra infine che si viene a la perficiente e consumante, Iddio li aperse L’occhio; cioè de lo intelletto a Rifeo troiano, a la nostra redenzion futura; cioè a la redenzion, che Iddio dovea fare de l’umana generazione per lo suo Figliuolo umanato. Questa è fizione del nostro autore, come lo lettore intelligente può comprendere, che di questo non c’è alcuna prova; cioè che Rifeo troiano sia salvo; ma piacque a lui, per le parole che furno dette di lui da Virgilio, come è stato detto di sopra, di fingere che li fusse mostrato nel detto luogo et adducere le cagioni che potrebbono essere state iustamente effettive della sua salute, per mostrare come si potrebbe salvare uno che fusse in sì fatto caso, se a Dio piacesse servando l’ordine della iustizia divina, che sempre è accompagnata dalla misericordia; e per dire ancora della predestinazione d’Iddio, che è alta e profonda materia, sicchè nessuna cosa de la santa Teologia rimagna non toccata da lui. Onde credette; cioè per la qual cosa Rifeo illuminato 1, come detto è, credette et ebbe la nostra fede, in quella; cioè nella nostra redenzion futura, e non sofferse Da indi; cioè da quindi innanti lo detto Rifeo, il puzzo più del paganesmo; cioè non sostenne d’essere più pagano et infidele; e notevilmente disse il puzzo: imperò che ogni pagano pute, e que-

  1. C. M. illuminato dalla grazia divina credette et ebbe la fede d’esser salvato nel Figliuolo di Dio, ch’egli manderebbe a fare la redenzione umana quando gli piacesse, in quella;
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