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che tu scrivi, le scomuniche, che, perchè vengna a ricomunicarsi e paghi le bolle e le scritture, Pensa che Piero e Paulo; cioè li due apostoli san Piero e san Paolo, che moriro; cioè amenduni sostenneno martirio, Per la vigna; cioè per la santa Chiesa che è assimilliata a la vigna, perchè tanto à chi viene poi, quanto chi è venuto prima, secondo che dice l’Evangelio, che; cioè la qual vigna tu, guasti; cioè tu prelato della Chiesa, ancor son vivi; cioè in vita eterna, sicchè te ne potranno pagare. Ben puoi tu dir; ecco che l’autore per derisione adiunge elli stesso la risposta, dicendo: Ben puoi tu dir; cioè prelato dire questo. Io; cioè prelato, ò fermo ’l disiro; cioè lo mio desiderio io l’òne fermato, Sì; cioè per sì fatto modo, a colui, che volle viver solo; cioè a san Ioanni Battista che visse solo nel diserto tanti anni, andatovi fanciullo, E che; cioè e lo quale, per salti fu tratto al martiro: imperò che la figliuola d’Erode, avendo saltato nel convito, dimandò al padre per conforto della madre lo capo di san Ioanni Battista, lo quale li fu dato per lo iuramento che aveva fatto lo re Erode. E questo pone l’autore per lo fiorino dell’oro: imperò che in esso si fa l’imagine di san Ioanni Battista; et è qui significazione per ambiguum; imperò che le parole si potrebbono intendere in due modi dirittamente; ma così non parla l’autore, et al modo che è sposto, e così intese l’autore, cioè: Io ò sì fermo lo mio desiderio al fiorino dell’oro, Che; cioè che io prelato, non cognosco ’l Pescator, nè Polo; cioè non cognosco san Piero che fu pescatore, e san Paulo, che sono li due campioni de la santa Chiesa: imperò che io non ò l’animo a loro; ma pure al fiorino. E qui finisce il canto xviii, et incominciasi lo canto xix.