480 |
p a r a d i s o xvi. |
[v. 110-111] |
cioè Galigaio, che fu antico c grande cittadino al tempo mio e gentile omo, aveva in casa sua chi era già fatto cavalieri; e però dice: Dorata in casa sua già l’elsa e ’l pome; cioè aveva la spada col pomo e coll’elsa dorata, come ànno li cavalieri, ne la casa sua; cioè qualche suo descendente, e fu chiamato lo casato de’ Galigai, e furno del sesto di porta Sanpiero. Grand’era già la colonna del Vaio; ora dice delli Pigli, che furno stratti di casa i Cosi 1, e non erano troppo antichi cittadini; ma erano già venuti suso et abitavano nel sesto di porta Sanpiero, e facevano per arme una colonna di Vaio nel campo vermiglio; e però per l’arme li discrive dicendo: Già era grande la colonna del Vaio; cioè li Pigli, che ànno per arme la colonna del Vaio nel campo vermiglio, Sacchetti; cioè quelli del casato Sacchetti già erano grandi ancora, cioè al tempo mio: questi anco furno grandi et antichi cittadini et abitaro nel sesto di porta Santa Maria, Giochi; cioè quelli di quel casato, che era chiamato Giochi, già erano grandi, cioè al tempo mio: questi abitorno in porta Sampiero, Fifanti; cioè quelli del casato Fifanti anco erano già grandi al mio tempo: questi anco furno grandi cittadini, et abitorno nel sesto di Sanpiero Scheraggio che è in porta Santa Maria, e per altro nome chiamati Bogolesi, e Barucci; cioè quelli del casato Barucci già erano grandi al tempo mio et abitorno nel sesto di porta di Duomo, e Galli; cioè quelli del casato chiamato Galli già erano grandi al tempo mio et abitorno nel sesto di Sanpiero Scheraggio di porta Santa Maria, e quei che arrossan per lo staio; cioè ancora erano grandi al tempo mio li Tosinghi, dei quali uno fu posto sopra la biada del comune, e defraudò molto grano, faccendo levare a lo staio una doga; unde saputo, fu svergognato e sempre fu rimproverato a quelli del suo casato, sicchè sempre n’ebbono vergogna; e però dice: e quei che arrossan; cioè si vergognano, per lo staio; fraudato quando è loro rimproverato, e di questo fu fatto menzione ne la seconda cantica nel canto xii, quando disse: Per le scalee, che si fero ad etade, Ch’era siguro il quaderno e la doga; e furno questi uno lignaggio, cioè Visdomini; ma partittesi uno da loro per una donna che ebbe nome Tosa, e quinde derivò lo nome Tosinghi, la quale prese per donna e venne ad abitare nel sesto del Duomo. Lo ceppo, di che nacquero i Calfucci Già era grande; cioè al tempo mio di messer Cacciaguida, secondo la fizione de l’autore: Calfucci furno gentili omini, grandi cittadini et abitorno nel sesto di porta Sampiero, e già eran tratti A le carole; cioè a le vie mastre e principali de la città, Sizi et Arrigucci; questi sono due casati che abitorno nel sesto di porta
- ↑ I Cosi; guisa ellittica, dove è ommesso il segnacaso di; a casa dei Cosi. E.