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c o m m e n t o |
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l’anno in che nacque messer Cacciaguida. E ben dice A rinfiammarsi: imperò che Marte è di natura ignea, calda e secca, collerica, e lo Leone è di natura ignea, calda e secca similmente. E risposto a l’uno dubbio, risponderà a l’altro, dicendo: Li antichi miei; cioè di me Cacciaguida nacqueno, et io; cioè Cacciaguida, nacqui nel loco; cioè di Fiorenza, Ove si trova pria; cioè dove prima si truova, l’ultimo sesto; cioè quello sesto, nel quale si finisce lo suo corso da quelli che corre lo palio per la festa di santo Ioanni, che è lo sesto di porta 1 Sampiero che è l’ultimo sesto di verso levante, et a la intrata di quello sesto, cioè in Mercato Vecchio dove finisce lo sesto di san Brancazio 2 e lo sesto del Duomo, et in lo sesto di porta Sampiero, detto di sopra, nacque messer Cacciaguida e li suoi antichi. E li nomi dei sesti erano questi, porta di Sampiero, porta del Duomo, porta di san Brancazio, lo sesto di San Piero Scheraggio, lo sesto di Borgo e lo sesto Oltrarno. Fiorenza anticamente 3 fu partita in sei soprascritti sesti, che l’ultimo di verso levante è quello che si chiama porta Sampiero di quelli cinque che sono di qua da l’Arno, che di là dall’Arno non è se non uno; e questo ultimo sesto è quello che si truova ultimo. Da quei che corre a vostro annoval gioco; cioè di quei che corre lo palio che si corre ogni anno per la festa di santo Ioanni, sicchè li antichi suoi et elli nacqueno nel fine del sesto chiamato lo sesto di Duomo e lo sesto di san Brancazio, cioè in Mercato Vecchio, e nacqueno nel luogo unde incomincia di verso ponente lo sesto di porta Sampiero, detto di sopra. Basti; dice messer Cacciaguida, secondo che finge l’autore4, or; cioè al presente, dirne questo; cioè, che io òne detto, che nacqueno nel luogo predetto. Chi essi; cioè di che condizione, et onde venner quivi; cioè nel detto luogo, Più è onesto tacer, che ragionar. Questo finge l’autore che messer Cacciaguida dicesse o perch’elli nol sapeva di che condizione fusseno stati et unde fusseno venuti, o perchè erano stati di vile condizione e venuti di vile luogo, sicchè lo volse tacere per non disonestare la sua origine, la quale era nobilitata in messer Cacciaguida fatto cavalieri da lo’mperadore Currado I di Soave che fu nel 1015 anni 5, et imperò anni 20 e stette in Fiorenza e fecevi molti cavalieri et andò contra l’infideli e cacciolli di Calavria, et allora fu morto il detto messer Cacciaguida: imperò che nessuno delli altri imperadori, che fussono chiamati Currado, si trova ch’andasse contra l’infideli se non lo
- ↑ Porta Sampiero; soppressavi la particella di; di Sampiero. E.
- ↑ Brancazio; Pancrazio e così profferiva il popolo fiorentino. E.
- ↑ Dal Magl. si è tolto - fa partita -
- ↑ C. M. autore, de’ miei maggior cioè de miei antichi, maggiori si chiamano li antichi, or
- ↑ C. M. anni, e tenne lo imperio anni