[v. 112-126] |
c o m m e n t o |
455 |
a lo specchio; cioè a vedere se 1 ben s’imbendava, La donna sua; cioè del detto messer Bellincione, senza il viso dipinto; cioè senza aversi messo o biacca o bambacello; e così tocca l’onestà de le donne di quel tempo, per confundere la disonestà de le moderne. E viddi; cioè io Cacciaguida, quel dei Nerli; li Nerli furno antiqui gentili omini di Fiorenza, e quel del Vecchio; questi anco fu di grande casato gentile uomo, che si chiamavano li Vecchietti, Esser contenti a la pelle scoperta; cioè portavano indosso le pelli senza panno di sopra: non si facevano le guarnacce, nè i mantelli di scarlatto foderati di vaio, come si fa oggi, E le suo donne; cioè di quello dei Nerli e de’ Vecchietti vidd’io Cacciaguida esser contente, al fuso et al pennecchio; cioè essere contente di filare e fare quello esercizio che s’appartiene a le femine. Unde congratulando esclama: O fortunate; cioè avventurate e felici sì fatte donne! e ciascuna era certa De la sua sepultura; cioè di essere sotterrata a la chiesa sua, e non aveva paura d’essere cacciata di Fiorenza et andare per lo mondo e morire per le terre altrui, et ancor nulla; cioè de le donne fiorentine, Era per Francia nel letto deserta; cioè era abbandonata dal marito, per andare a stare in Francia a mercatantare, come si va oggi: imperò che li Fiorentini incominciorno ad andare in Francia dopo la sconfitta che ebbono li guelfi a Monte Aperti, poi che furno accumiatati e cacciati di Lucca dove erano ricoverati gli guelfi di Fiorenza, e fu questo nelli anni Domini 1263. l’una; cioè de le donne fiorentine che erano allora, veghiava a studio della culla; cioè del ghieculo dove teneva lo fanciullo, E consolando; cioè la fanciullino suo, ghieculandolo, usava l’idioma; cioè lo parlare che si fa da’ padri e da le madri ai suoi fanciulli, cioè: Nanna, nanna fante ec. Che; cioè 2 lo quale parlare, pria; cioè prima, li padri e le madri trastulla; cioè che li padri e le madri prendono diletto 3, procantando li loro figliuoli e pronosticando loro bene. L’altra: cioè de le donne fiorentine, traendo a la rocca la chioma; cioè tirando lo pennecchio a la rocca e filando, Favoleggiava; cioè parlava, co la sua famillia; cioè coi figliuoli e colle figliuole e co le nuore, De’ Troiani; cioè come vennono in Italia sotto lo guidamento d’Enea loro duce, e di Fiesole; che fu antica città, posta presso a Fiorenza in sul monte che si chiama Fiesuli, che fu disfatta per li Romani dopo la sconfitta di Catellina, perchè li Fiesulani li dierno aiuto, e di Roma: imperò che quelli Romani, che disfeceno Fiesuli, feceno Fiorenza dove
- ↑ C. M. se era bene imbendata, La donna
- ↑ C. M. prima, quando sono picculini li fanciulli, li padri
- ↑ C. M. diletto del parlare fanciullesco che si fa ai fanciulli, quando li addormentano nel ghieculo e procantano li loro filliuoli e pronosticano loro buoni vaticini. L’altra;