103Non faceva nascendo ancor paura
La fillia al padre, chè ’l tempo e la dote
Non fuggian quinci e quindi la misura.
106Non avea case di famiglia vote,
Non v’era iunto ancor Sardanapalo1
A mostrar ciò che ’n camera si puote.
109Non era vinto ancora Montemalo
Dal vostro Uccellatoio, che come vinto2
Fu nel montar; così sarà nel calo.3
112Bellincion Berti vidd’io andar cinto
Di cuoio e d’osso, e venire a lo specchio4
La donna sua senza il viso dipinto.
115E viddi quel dei Nerli e quel del Vecchio
Esser contenti a la pelle scoperta,
E le suo donne al fuso et al pennecchio.
118O fortunate! e ciascuna era certa
De la sua sepultura, et ancor nulla
Era per Francia nel letto deserta.5
121L’una veghiava a studio della culla,6
E consolando usava l’idioma,
Che pria li padri e le madri trastulla;
124L’altra, traendo a la rocca la chioma,
Favoleggiava co la sua famillia
De’ Troiani e di Fiesole e di Roma.
127Serea tenuto allor tal meravillia7
Una Cinghella, un Lapo Saltarello,8
Qual or serea Cincinnato, e Cornillia.9
- ↑ v. 107. C. A. giunto
- ↑ v. 110. C. A. come è
- ↑ v. 111. C. A. Nel montar su,
- ↑ v. 113. C. A. venir dallo
- ↑ v. 120. C. A. diserta.
- ↑ v. 121. C. A. vegghiava
- ↑ v. 127. C. A. Saria
- ↑ v. 128. C. A. Cianghella, un Lapo Salterello,
- ↑ v. 129. C. A. o Corniglia.