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p a r a d i s o i. |
[v. 109-123] |
e l’altre cose create, fa sempre il Ciel quieto; cioè riposato e contento lo cielo empireo, nel quale è Iddio e la sua celeste corte, Del suo lume; cioè del suo splendore: tutti li beati si contentano del lume 1 divino, Nel qual; cioè cielo empireo, si volge quel; cioè cielo, ch’à maggior fretta; cioè lo primo mobile, che si muove più veloce che li altri cieli è contenuto dal cielo empireo et in esso si muove e gira, e lo cielo empireo sta immobile e riposato. Et ad evidenzia di quel che l’autore nostro dice è da considerare che ogni cosa che à essere, à forma: imperò che la forma è quella che dà essere alla cosa, et ogni forma è seguitata da qualche inclinazione; e perchè la forma è in due maniere; cioè o naturale o appresa, così è anco la inclinazione; cioè o naturale o animale. La inclinazione naturale seguita la forma naturale, e la inclinazione animale seguita la forma appresa; et ogni inclinazione sempre inclina a perfezione di quella cosa della quale è. Et imperò che la prima perfezione della cosa che à forma naturale è l’essere, però l’appetito di ciascuna cosa naturale è ad avere lo suo essere, se è senza esso, o a conservarlo s’ella l’à. La inclinazione 2 seguitante la forma naturale se non è differente dalla naturale; ma la seguitante la forma appresa, sì; e quella che seguita la forma appresa è d’avere alcuna perfezione di fuora, o vero la virtù di fuora conservare non per mezzo delle cagioni estrinseche, e questa può essere in due modi secondo che è l’apprensione del conveniente o vero del fugibile, senza comperazione sì come è nei bruti animali. E questa così fatta inclinazione sempre è nelle cose convenienti alla natura et alcuna apprensione è con comparazione, e questa è apprensione intellettiva, e l’appetito 3 naturale seguita questa apprensione; lo quale appetito è la volontà e però si chiama quella inclinazione, che seguita tale apprensione, inclinazione animale razionale. E però che quello che secondo sè è conveniente a la natura, per alcuna cosa adiunta può, essere disconveniente, di quinde è che l’apprensione comperata razionale quello che è conveniente alla natura e nel quale inclina l’appetito naturale 4 apprende sì come disconveniente per alcuna cosa adiunta, a la quale fa comperazione quale fia meglio; e però l’appetito razionale, inclina e seguita l’apprensione sua contra l’appetito naturale, et alcuna volta si fa per lo contrario quando l’apprensione comperativa non facesse vera comparazione et in essa s’ingannasse sì, come alcuna volta apprende l’uomo che sia meglio conservare l’essere corporale che l’animale, et in quello inclina l’appetito razionale ingannato.
- ↑ C. M. dello splendore
- ↑ C. M. La inclinazione animale seguitante
- ↑ C. M. l’ appetito razionale seguita
- ↑ C. M. ragionevole