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c a n t o xiv. | 413 |
136Escusar ponimi di quel ch’io m’accuso
Per iscusarmi, e vedermi dir vero:
Che ’l piacer santo non è qui dischiuso,
139Perchè si fa, montando, più sincero.
C O M M E N T O
Dal centro al cerchio ec. Questo è lo xiv canto di questa terzia cantica, nel quale lo nostro autore finge come Beatrice mosse a quelli beati spiriti uno altro dubbio, lo quale dichiarato, finge come si trovasse sallito nel quinto pianeto; cioè Marte. E dividesi questo canto principalmente in due parti: imperò che prima finge come Beatrice mosse lo dubbio e come fu dichiarato: ne la seconda finge come uno altro cerchio di beati spiriti, che erano stati dottori, apparve intorno a li due detti di sopra, e come poi si trovò sallito al pianeto di Marte, et incominciasi la seconda quine: Et ecco intorno ec. La prima, che sarà la prima lezione, si divide in quattro parti: imperò che prima con una similitudine occulta dichiara lo movimento della sua mente e lo proponimento del dubbio che fece Beatrice; ne la seconda finge quello che feceno di letizia e di canto quelli serti che erano intorno a lui et a Beatrice, udito lo dubbio mosso da Beatrice, et incominciasi quine: Come da più letizia ec.; ne la terzia parte finge come una di quelle luci del minore cerchio incominciò a solvere lo dubbio mosso, et incominciasi quine: Et io udi’ ne la voce ec.; ne la quarta parte finge come quella luce, procedendo più oltra, compie di solvere lo dubbio, et incominciasi quine: Onde la vision ec. Divisa adunqua la lezione, ora è da vedere lo testo co l’esposizioni letterali, allegoriche e morali.
C. XIV — v. 1-18. In questi sei ternari lo nostro autore finge come Beatrice mosse per lui lo dubbio, che ancora non li era nel pensieri; ma innanti a questo come la mente sua fu cagionata di muoversi a considerare dal centro nel quale era elli e Beatrice, et a la circunferenzia nel quale erano li due serti di sopra, e dalla circunferenzia al centro per li avvicendevili parlari che si facevano ora dai beati spiriti, ora da Beatrice. E per mostrare questo movimento, arreca lo movimento naturale de l’acqua rinchiusa in uno vasello tondo a la considerazione del lettore, acciò che di quinde tragga la similitudine, dicendo: Dal centro: centro è la parte che è in mezzo dal cerchio, al cerchio; cioè a la circunferen-