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C A N T O XIV.
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1 Dal centro al cerchio, e dal cerchio al centro1
Muovesi l’ acqua in un ritondo vaso,
Secondo ch’ è percossa fuor e dentro;2
4Ne la mia mente fe subito caso
Questo ch’ io dico, sì come si tacque
La gloriosa vita di Tomaso,
7Per la similitudine che nacque
Del suo parlare e di quel di Beatrice,
A cui sì cominciar di po’ lui piacque:3
10A costui fa mestieri, e non vel dice4
Nè co la voce, nè pensando ancora,
D’un altro vero andare a la radice.
13Diteli se la luce, onde s'infiora
Vostra sustanzia, rimarrà con voi
Eternalmente, siccom’ella è ora;
16E se rimane, dite come, poi
Che serete visibili rifatti,
Esser potrà ch'a veder non vi noi.5
19Come da più letizia pinti e tratti
A la fiata quei che vanno a rota,6
Levan la voce e rallegrano li atti;