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c o m m e n t o |
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che n’è uscita fuora, è già riposta; ne la mente di Dante e nel testo de la sua opera, sicchè si manifesterà al lettore. A batter l’altra; cioè pallia, dolce amor; cioè dolce carità, m’invita; cioè invita me santo Tommaso, cioè carità mi muove a discutere l’altro dubbio, sicchè la verità n’esca fuora. Ecco che muove e manifesta lo dubbio, che Dante aveva ne la mente dell’altro detto di sopra nel x canto. Tu; cioè Dante, credi che nel petto; cioè del primo omo Adam, e però dice, onde; cioè del quale petto, la costa; cioè de la quale fu formata Eva, si trasse; cioè si cavò: imperò che de la costa ritta 1 del petto d’Adam da Dio fu formata la prima femina, cioè Èva, per formar la bella guancia; cioè la bella gota; et è qui figura che si chiama sinedoche, e colore 2 intellezione, dove si pone la parte per lo tutto, cioè la guancia per la femina, Il cui palato; cioè de la quale femina lo palato e lo gusto: nel palato sta la virtù del gusto, e però si pone per lo gusto, a tutto ’l mondo gosta; cioè a tutti gli omini del mondo costa, che n’ ànno perduto l’essere sempre in felicità, il poter non morire; e qui si pone lo continente per la cosa contenuta; cioè lo mondo per gli uomini che sono contenuti nel mondo, et è denominazione colore retorico. Et in quel; cioè petto, cioè di Cristo, che; cioè lo quale, forato da la lancia; cioè da la lancia di Lungino, quando fu confitto in su la croce per li Iudei da’ cavalieri di Pilato. Questo Lungino fu uno cavalieri di Pilato, lo quale non vedeva lume; e sentendo che Cristo era in su la croce, perchè morisse e non stesse in stento, benchè Cristo fusse già morto, si fece dirizzare la punta de la lancia al costato ritto del petto di Cristo, e spingendola in su, li ficcò la punta nel cuore che era dal lato sinistro e continuamente n’escitte sangue et acqua; e venutone giù per la lancia, e venutoli fregato la mano sanguinosa alli occhi, riebbe lo vedere; per lo quale miracolo si convertitte a Cristo, e dimandolli perdono, E possa e prima; cioè poi che fu forato da la lancia, et inanti che fusse forato da la lancia, tanto satisfece; cioè per la colpa dei primi parenti, Che vince; cioè quello, che quel petto satisfece, la bilancia d’ogni colpa; cioè che lo merito de la passione di Cristo e del sangue proprio ch’elli sparse innanti del suo corpo, quando sudò 3, et inanti che morisse de le piaghe, e poi che fu morto del suo costato, fu sofficente satisfazione de la colpa dei primi nostri parenti e di tutti li omini che mai furno e che saranno in quanto si vogliano partire e dimandino remissione, e però dice che vince ogni bilancia: imperò che non è nessuna colpa che pesi tanto, quanto pesa lo me-
- ↑ C. M. costa diritta d’Adamo cavata da Dio
- ↑ C. M. colore che si chiama
- ↑ C. M. sudò, e quando fu battuto, et