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c o m m e n t o |
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da li vulgari, come l’altro. Imagini; cioè ancora lo lettore, la bocca di quel corno; cioè l’altre sette stelle dell’Orsa minore, che sono anco nel polo artico allato al perno che tiene lo cielo primo mobile, in sul quale si gira ancora l’ottava spera in cento anni uno grado, e stanno le dette sette stelle a modo d’uno corno, sicchè allato al perno è la prima, poi due, l’una dopo l’altra in filo, involta poco, come volge lo corno; poi due e due allato l’una a l’altra per buono spazio in mezzo; sicchè paiano la bocca grande del corno unde esce lo suono, e la prima pare che sia la bocca piccola dove si pone la bocca di colui che suona lo corno; e perchè stanno in forma di corno, però dice l’autore di quel corno: lo corno e lo carro è stato disegnato per me di sopra in questa opera, Che s’incomincia; cioè lo qual corno piglia principio, in punta de lo stelo; cioè in punta del perno, A cui; cioè al qual perno, la prima ruota; cioè lo primo mobile, va dintorno: però che ’l perno sta immobile, e lo cielo primo mobile gira intorno ad esso, Aver fatto di sè; ecco quello che vuole l’autore, che lo lettore imagini; cioè che le dette quindici stelle e le quattordici abbiano fatto di sè, du’ segni in Cielo; cioè le quindici per sè e presso ad uno perno, e le quattordici per sè intorno a le dette quindici, Qual; cioè segno, fece la filliuola di Minoi; cioè Adriana, o vero Adragne, figliuola del re Minos di Creta, quando fu lassata da Teseo nell’isola, che lo dio del vino, Bacco, amò e morta trasmutò in cielo e fecene uno segno che si chiama Corona: questo segno è aquilonare, secondo che dice Marziale delle nozze di Mercurio e di Filogia nel libro II, lo quale rappresentano alquante stelle ordinate in tondo a modo d’una corona, Allora che sentì; cioè Adriana, o vero Adragne, sentì, di morte il gielo; cioè che moritte: ne la morte si sente il gielo della morte, e tale segno vuole l’autore che lo lettore imagini essere fatto de le dette quindici stelle, cioè a modo d’una 1 corona tonda, et intorno da questa corona imagini le quattordici stelle avere fatto un altro segno tondo a modo di corona, che intornei lo primo. E l’un; cioè segno, ver l’altro aver li raggi suoi; cioè imagini ancora lo lettore che l’uno segno abbia li raggi in verso l’altro, cioè quello d’entro in verso quello di fuora, e quello di fuora in verso quello di dentro, e così rendere splendore l’uno a l’altro, Et ambedu’; cioè questi due segni 2, girarsi; cioè intorno in tondo, per maniera; cioè per sì fatto modo, Che l’uno; cioè segno in tondo dedutto, cioè lo secondo, andasse al primo; cioè girasse a modo del primo, e l’altro; cioè lo primo segno, andasse, s’intende, cioè girasse, al poi; cioè a modo del poi, cioè del secondo segno, e
- ↑ C. M. di quel segno che si chiama corona che sta intorno al perno del cielo, ed intorno a questa
- ↑ C. M. segni così ordinarsi: girarsi