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sua: l’anima è cosa perpetua e però la cura sua debbe esser maggiore siccome, la mano ritta à più forza che l’altra manca, e così fece frate Bonaventura che sempre ebbe più cura dell’anima sua che del corpo; ma tutti li più uomini fanno lo contrario: imperò che quando sono ne le prelazioni curan più del corpo, intendendo più a le cose temporali e mondane che dell’anima, intendendo a le cose spirituali e divine. Illuminato; questo fu uno frate dell’ordine di santo Francesco di santa vita 1, et Augustinson quici; questo fu anco uno frate del detto ordine, santo uomo, li quali servorno la regula di santo Francesco, secondo la lettera e furno dei frati della prima vita, Che fuor dei primi scalzi poverelli; cioè furno dei compagni di santo Francesco e furno grandi Teologi e spiritualissimi uomini, Che nel capestro; cioè che ne la corda che santo Francesco fece di funi 2, non di refe, come si fa oggi dai frati de la seconda vita, la quale significa la religione a la quale sono legati et obligati e però si legano con essa, acciò che d’essa continuamente s’arricordino, a Dio si fero amici; cioè vivendo in religione et osservando la regula, a la quale s’erano obligati, si feceno amici d’Iddio: imperò che colui ama Iddio et è amato da lui, che serva li suo’ comandamenti. Ma perchè questi due frati furno grandi Teologi e feceno opere, però l’autore finge che fussono quine e che così parli di loro maestro Bonaventura. Ugo da Sanvittore è qui con elli; seguita ora la narrazione sua a nominare delli altri che erano nel secondo serto insieme con seco, cioè con maestro Bonaventura, che tutti furno scientifici e santi uomini e feceno e scrissono opere ne la santa Teologia, e però nomina Ugo predetto Io quale fece libro e trattato in Teologia e fu di Parigi di Francia, e fue monaco del monasterio da Santo Vittore che è uno monasterio in Parigi, e dice che è insieme con essi: imperò che operò, come eliino, la sua cura ne la santa Teologia. Questo Ugo fece molte opere ne la santa Teologia, cioè lo libro de’ sacramenti in due volumi, dyadascalion libri 5, libri 15 sopra le lamentazioni di Ieremia. libro 1.° Q sopra la gerarcia di Dionisio, libro uno dell’arca dell’anima, libro uno de la virtù de l’orare, libro uno della istituzione de’ novizi, libro 1.° dell’arca di Noe, libro 5.° dell’anima di Cristo, libro 1.° della perpetua verginità della vergine Maria, libro sopra l’esposizione di Magnificat, libro l.° et altri più libri, E Pietro Mangiator; questo fu chiamato, Petrus comestor, e fece le storie scolastiche, del quale si truova scritto in su la sua sepultura: Petrus eram, quem petra tegit, dictusque comestor, Nunc comedor unius 3 docui, nec cesso docere Mor-

  1. C. M. vita e fu scentifico, et
  2. C. M. funi a cingersi non
  3. C. M. comedor nimis docui,