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fede: imperò che per le prediche continue cresce nei cristiani la fede e la carità e la speranza in Dio. Seguita.
C. XII — v. 106-126. In questi sette ternari lo nostro autore finge che maestro Bonaventura, commendando la vita di santo Domenico e l’opere sue, ritornò a commendare ancora sotto brevità santo Francesco; e presa di quinde cagione, incominciò a dolersi dei suoi frati riprendendo lo rifreddamento del fervore, avendo abandonato le vestigie del loro maestro, dice: Se tal; cioè quale è stata detta per me di sopra, fu l’una ruota de la biga; parla qui con quel colore che si chiama permutazione, trasferendo questo nome biga, che viene a dire carro di due rote, a la virtuosa vita e religiosa dei due ordini, cioè dei frati minori e predicatori; la quale vita combattette contra li vizi che erano levati contra la santa Chiesa, e l’una ruota significa santo Domenico, che menò questo carro e di lui intende, Iti che; cioè ne la quale biga, cioè carro, la santa Chiesa si difese; cioè contra li suoi avversari, E vinse ’n campo; cioè combattendo santo Domenico e li suoi frati contra gli eretici, la sua civil briga; cioè la battaglia che la Chiesa santa ebbe coi suoi cristiani, che la impugnavano con loro eresie e false impugnazioni. Et è qui da notare che de le battaglie e guerre che si fanno quale si dice ostile; cioè che si fa contra li rimici; e quale si dice civile, che si fa tra cittadino e cittadino; e quale si dice più che civile che si fa tra parente e parente. E perchè li cristiani sono tutti cittadini d’una città, cioè della Chiesa militante a tempo e de la triunfante in perpetuo, però chiama l’autore la divisione et oppugnazione delli eretici, perchè sono cristiani e combatteno contra gli altri cristiani, civile briga. Ben ti dovrebbe; cioè a te Dante, assai esser palese; cioè manifesta, L’eccellenzia; cioè la grandezza, dell’altra; cioè ruota, che fu santo Francesco col suo ordine, di cui; cioè de la qual ruota, cioè di santo Francesco, Tomma; cioè santo Tomaso che parlò, innanti che io venissi, di santo Francesco, Dinanzi al mio venir; cioè inanti che venisse io maestro Bonaventura, fu sì cortese; come detto è di sopra, dicendone tanto bene. Ma l’orbita; ora descende a narrare dei frati minori, dimostrando che ànno derelitto la via di santo Francesco, dicendo: Ma l’orbita; cioè la via: orbita si chiama la riga che disegna la ruota del carro, che fe la parte somma; cioè la parte di sopra, che significa santo Francesco, che fu primo edificatore del suo ordine, et elli segnò la via, che doveano seguire li suoi frati, è derelitta; cioè abbandonata, Da sua circunferenzia; cioè dai suoi prelati che sono rimasi vicari di santo Francesco: e come la circunferenzia de la ruota del carro dè seguitare l’orbita, cioè la via che fa la prima parte; così li ministri e li prelati de l’ordine di santo Francesco dovrebbono tenere la via che