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[v. 97-105] | c o m m e n t o | 373 |
fede se vogliamo venire a la conclusione de la santa Teologia, come di queste piante è stato detto nella seconda cantica nel canto xxxix.
C. XII — v. 97-105. In questi tre ternari lo nostro autore finge come maestro Bonaventura, continuando lo suo parlare di santo Domenico, dice come santo Domenico avuto licenzia dal papa di predicare 1 contra gli eretici e fatto inquisitore de’ patarini, molto li convinse; e così 2 dei suoi poi diversi furono fatti predicatori de la parola d’Iddio, dicendo così: Poi con dottrina: imperò che santo Domenico fu pieno di molta dottrina, co la quale nella fede predicando, molto lo popolo ammaestrava, e con voler; cioè e con voluntà grande di convincere gli errori, insieme Coll’officio apostolico; cioè collo oficio de la inquisitoria che li fu conceduto dal papa, si mosse; cioè santo Domenico, Quasi torrente; cioè quasi fiume che scende di monte: imperò l’autorità sua scendeva dal papa, che è lo più alto officio che sia, ch’alta vena prieme; cioè che vena d’acqua, che vegna d’alto, spinga: quando la vena dell’acqua del fiume viene d’alto, allora corre più rapidamente e più fortemente, E nelli sterpi eretici percosse; come lo fiume, che viene d’alto, caccia a terra pietre et arbori; così santo Domenico andando co la autorità papale e colla santità sua, per la quale faceva miracoli grandissimi, percosse et abbattè e convinse gli eretici; e chiamali l’autore sterpi: imperò che sterpo si dice legno bastardo, non fruttifero, e così sono gli eretici: e come lo sterpo impaccia e stroppia l’arbore che fa frutto; così gli eretici impacciano li veri cristiani e non gli lassono fare frutto, e li veri cristiani si chiamano legittimi e veri arbuscelli che fanno frutto, L’impeto suo; cioè lo fervore di santo Domenico prima percosse gli eretici, invocandoli a la fede co la dottrina e coi miraculi, più vivamente quivi, Ove le resistenzie eran più grosse; cioè più fortemente percosse quive, cioè in quelle sette eretiche, che più erravano e maggiore moltitudine erano. Di lui; cioè di santo Domenico, si fecer poi diversi rivi; poi che à assimigliato lui al fiume grosso, assimiglia li suoi frati ai rivi, dicendo che di lui nacqueno poi diversi rivi, cioè frati, Unde; cioè dai quali frati co la loro dottrina e co la loro predicazione che è abbondantemente, come è l’acqua del rivo, l’orto catolico; ecco che seguita la similitudine, chiamando la santa Chiesa orto catolico, cioè universale: imperò che come l’orto fruttifica quando è bene irrigato et imbagnato de l’acqua; così la santa Chiesa fruttifica e cresce, quando è ammaestrata da la dottrina de’ Teologi, s’irriga; cioè s’imbagna, Si che’ suoi arboscelli; cioè li suoi fideli cristiani 3 stan più vivi; cioè più ferventi nella