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c o m m e n t o |
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d’avvicendevile carità e figurava l’alluminazione che avevano ricevuto li secondi da’ primi nella scienzia della Teologia, e quella che aveano dato li secondi a gli altri che doveano essere dopo loro. Luce con luce; cioè l’uno beato spirito coll’altro, gaudiose; cioè godenti et allegri, e blande; cioè compiacenti l’uno a l’altro, Insieme al punto; cioè al fermamento del suo moto, che è al punto d’ogni moto, cioè Iddio, lo quale è immobile et elli volge ogni cosa, et al voler; cioè al voler divino, al quale ogni anima beata si ferma, quetarsi; cioè si riposarono luna e l’altra rota 1, Pur come li occhi; ecco che arreca la similitudine che, come li due occhi s’accordano insieme ne l’omo a chiudersi et ad aprirsi a la cosa obietta che li muove; così quelle due circuizioni di spiriti insieme girorno e cantorno et insieme si posorno; e però dice: ch’al piacer; cioè a la cosa che piace a vedere, che i move; cioè la quale li muove, cioè gli occhi, Conviene insieme chiudere e levarsi; se già non volesse l’uomo studiosamente pure aprire l’uno e chiudere l’altro. Del cor dell’una; cioè dal quore dell’una; e questo dice l’autore, per mostrare che parlava con affetto, de le luci nove; cioè di quelle che erano venute poi, cioè del cerchio di fuori, Si mosse voce; cioè sì fatta, di tanta affezione di carità, che l’ago a la stella Parer mi fece; cioè che fece parere a me Dante che l’ago del bussolo, che portano li marinai 2 per cognoscere, quando è che non possano vedere le stelle, dove sia la tramontana, al segno della quale navigano, fusse fermato alla stella, cioè a la tramontana, secondo la quale navigano li marinai. Ànno li naviganti uno bussulo che nel mezzo è impernato una rotella di carta leggieri, la quale gira in sul detto perno, e la detta rotella àe molte punte et ad una di quelle, che v’è dipinto una stella, è fitta una punta d’ago; la quale punta li naviganti, quando vogliano vedere dove sia la tramontana, imbriacano colla calamita toccandola molto con quella, e poi girano intorno al bussolo la detta calamita, e l’ago seguita la calamita, e quando ànno fatto pigliare lo moto di girare intorno, rimoveno e cessano la calamita, e stanno a vedere quando si posa lo moto della detta rotella, la quale sempre ferma quine dove è la tramontana, et allora s’avvedono dove elli sono, che via debbono tenere; e così per similitudine, che si contiene nel colore che si chiama significazione, vuole dimostrare l’autore che li par che quello spirito fusse fermato a Dio che è principio d’ogni cosa, come si ferma l’ago a la tramontana dove è lo perno del moto del cielo, e volger; cioè me Dante, al suo dove; cioè al suo luogo, dove ella era, fece, E cominciò; cioè la detta voce: L’amor, che mi fa bella; cioè l’amore dello Spirito
- ↑ C. M. l’altra circulazione, Pur
- ↑ C. M. marinai e naviganti