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vigliava che tanto lietamente sostenea la povertà, e dolce sguardo; cioè lo ragguardamento che con dolcezza si faceva di sì fatta e santa vita, esser cagion dei pensier santi; cioè di pensare di fare lo simile, Tanto che ’l venerabile Bernardo; questo fu lo primo compagno che avesse santo Francesco, Si scalzò prima: imperò che fu lo primo che seguitò la sua via: e perchè la regola dei frati minori è d’andare scalzi, però dice: si scalzò prima, come scalzo andava santo Francesco, e prese lo suo abito, e dietro a tanta pace; quanto era quella in che viveva san Francesco, che non avea 1 sollicitudine niuna nella mente dei beni temporali. Corse; cioè con sollicitudine andò lo detto frate Bernardo, e correndo; cioè e benchè v’andasse tosto, li parve esser tardo; cioè li parve d’avere troppo indugiato a pigliare tale vita: sì era fervente fatto. O ignota ricchezza; ecco che l’autore usa esclamazione, dicendo a la povertà: O ricchezza; non cognosciuta: imperò che se ricco si dice chi àne meno bisogno, e lo povero àne meno bisogno che lo ricco, dunqua la povertà è ricchezza. Dice Boezio nel secondo libro della Filosofica Consolazione: Pluribus quippe adminiculis opus est ad tuendam preciosœ supellectilis varietatem. Verumque illud est permultis eos indigere qui permulta possideant. Contraquœ minimo, qui abundantiam suam naturœ necessitate, non ambitus super fluitate mentiantur — . o ben ferace; cioè 2 o povero bene abondevile di tutte le virtù, et anéo perchè niente manca a chi la seguita volentieri: imperò che Iddio provede ai poveri suoi e dispone li cuori dei ricchi a sovvenire ai loro bisogni! Scalzasi Egidio; questo fu lo secondo frate che seguitò santo Francesco, e scalzasi Silvestro; questi fu lo terzo, e però volse santo Francesco che li suo’ frati andassono scalzi, acciò che l’affezioni loro fussono nude e spogliate di tutti li beni temporali: li piedi significano l’affezioni, et anco per più umiltà, Dietro a lo sposo; cioè a santo Francesco, che era fatto sposo della povertà, sì la sposa; cioè per sì fatto modo la sposa, cioè la povertà, i piace; cioè a ciascuno di questi, che ’l seguitorno. Seguita.

C. XI — v. 85-93. In questi tre ternari lo nostro autore finge come santo Tomaso, seguitando suo parlamento, dice come santo Francesco con quelli pochi frati che ebbe al principio se n’andò a papa Innocenzio et impetrò che li confermasse la regola ch’elli avea istituta 3, per vivere religiosamente coi suoi frati, e però dice così: Indi; cioè dopo lo suo santo principio, sen va; cioè se ne va, quel padre; cioè santo Francesco: però che padre di famiglia era fatto, poi che aveva incominciato religione, e quel maestro: imperò

  1. C. M. nullo pensiero dei beni temporali che li turbasse la mente anco l’avea nell’amore di Cristo, Corse
  2. C. M. o povertà bene
  3. Istituta; istituita, giusta il latino institutus. E.