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[v. 43-54] | c o m m e n t o | 341 |
casa di Francia che al tempo dell’autore la signoreggiavano, con Gualdo; questa è una contrada in Puglia così chiamata, nella quale è buona pastura per lo bestiame la quale similmente era male signoreggiata e retta per quelli della casa di Francia al tempo dell’autore. Di questa costa; cioè detta di sopra del monte Subaso, là dov’ella frange; cioè cola dov’ella rompe, Più sua rattezza; cioè quine dove ella ene più piana e meno erta, nacque al mondo un Sole; cioè santo Francesco, che illuminò lo mondo co la sua santa vita e coll’ordine dei frati minori ch’elli istituitte, che con loro prediche e buoni esempli di vita santa e religiosa illuminorno lo mondo e raccesono la fede, la quale veniva già meno e questo fu 1 1127, avendo già santo Francesco anni 30, o quinde intorno, Come fa questo; cioè sole; ecco che fa la similitudine, che così nacque d’Ascesi santo Francesco ad illuminare lo mondo della 2 fede di Cristo, come nasce lo Sole che è lo quarto pianeto, nel quale finge l’autore che fusse allora elli e santo Tomaso che li parlava, come detto è di sopra; e però parlò con demostrazione, dicendo questo; cioè pianeto quarto nel quale siamo, tal volta; cioè alcuna volta, non sempre, come è stato detto di sopra: lo Sole nel suo orto fa 480 mutamenti o pochi più, sicchè alcuna volta addivene che si leva da la foce del fiume chiamato Gange, che è nel l’Oriente, et esce in mare incontra 3 al Sole, che si chiama nella Santa Scrittura Geon o vero Fison; e però dice: di Gange; cioè della foce del detto fiume Gange, cioè quine 4, dove entra in mare. Però chi; cioè colui lo quale, d’esso loco; cioè d’Ascesi, fa parole; cioè chi ne parla, Non dica Ascesi; cioè non chiami la detta città Ascesi, ch’ei direbbe corto; cioè parlerebbe diminuto 5 et imperfettamente, quanto a l’effetto che n’è uscito, cioè che n’è uscito lo Sole santo Francesco, Ma Oriente; cioè dica chi ne parla, se proprio dir vole; cioè se vole chiamare Ascesi per lo nome che si convegna propriamente a suo effetto, chiamilo oriente: imperò che v’è nato uno Sole, che àe illuminato lo mondo.
C. XI — v. 55-63. In questi tre ternari lo nostro autore finge che santo Tomaso, seguitando lo suo ragionamento di santo Francesco, dica del suo incominciamento e del suo processo, dicendo: Non era ancor; cioè ancora, molto lontan; cioè molto dilunge, da l’orto; cioè dal nascimento suo, quanto a la lettera; seguita la sua figura, ne la quale àe figurato santo Francesco uno Sole et Ascesi oriente, e così seguitando dice che non era auco questo molto dilungato dal