[v. 28-42] |
c o m m e n t o |
339 |
però che lo vedere umano, innanti che possa adiungere al fondo de la sapienzia divina, è vinto: imperò che la sua possibilità non è sì grande 1: non può lo vedere umano vedere lo fondo della sapienzia divina, perchè lo vedere umano è terminato, e la sapienzia divina è infinita e non à fondo, Però ch’andasse; cioè acciò che andasse, ver lo suo diletto; cioè sposo, cioè Iesu Cristo 2, La sposa di Colui, ch’ad alte grida; cioè la sposa di Cristo, cioè la santa Chiesa, la quale ad alte grida in sul legno della croce, pendendo e dicendo le sette parole che sono scritte, Disposò lei; cioè accettò lei per sua sposa, cioè la santa Chiesa che è la congregazione dei fideli cristiani, col sangue benedetto; cioè col suo prezioso sangue lo quale sparse per lo presso 3 che dovea pagare l’umana natura a Dio padre 4, e questo fu fermezza a la santa Chiesa ch’ella è sposa di Cristo, come l’anello è fermezza a la sposa quando ella è sposata da lo sposo ch’ella è eletta e diletta da lui per sua compagna; e così Cristo àe eletto la Chiesa per sua compagnia in vita eterna, In sè sicura; cioè la detta sposa andasse, che non dubitasse; ma fusse certa, et anco in lui più fida; cioè et anco ne lo sposo andasse più fidata, cioè che in lui maggiormente si fidasse, Due principi ordinò; cioè la divina providenzia ordinò due principi a la sposa del suo figliuolo, in suo favore; cioè in favore della sposa, cioè santo Francesco e santo Domenico, Che; cioè li quali, quinci; cioè nella vita contemplativa, e quindi; cioè nella vita attiva virtuosa, li fussen; cioè a la detta sposa fussono, per guida; cioè che la menassono per l’una e per l’altra via virtuosa in paradiso, cioè santo Domenico per la via attiva del predicare, sermocinare e disputare e dimostrare le vere sentenzie della santa Scrittura; e santo Francesco per la via delle virtù contemplative. L’un; cioè santo Francesco, tutto fu serafico; cioè ardente in carità d’Iddio e del prossimo come li serafini che sono il primo ordine de la terza girarcia, ai quali è attribuita la carità d’Iddio e del prossimo, in ardore; cioè in fervore di carità. L’altro; cioè santo Domenico, per sapienzia; cioè acquistata da lui co la grazia, e mediante la grazia d’Iddio, in terra fue; cioè giù nel mondo, Di cherubica luce; cioè di luce d’intelletto simile a quella de’cherubini, che sono lo secondo ordine degli angeli della suprema girarcia, ai quali è appropriata la sapienzia, uno splendore; cioè uno chiaro lume ad illuminare lo mondo di sapienzia, a mostrare la via della salute eterna. Dell’un; cioè di santo Francesco, dirò; cioè io Tomaso D’Aqui-
- ↑ C. M. grande che possa vedere lo fondo
- ↑ C. M. Cristo da le’ amato, La sposa
- ↑ Presso; prezzo, come solfo, per zolfo, e simili dove scambiasi agevolmente la z in s. E.
- ↑ C. M. padre per esser ricomperata dalla servitù del dimonio, e questo fu