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c o m m e n t o |
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ticipazione degli altri pianeti; e dice Lo ministro: imperò ch’egli à a ministrare e servire, de la Natura; cioè naturante, et allora s’intenderebbe d’Iddio al quale lo sole obedisce; e puòsi intendere della natura naturata: imperò che a la natura naturata cagiona li suoi effetti, et à più a cagionare che gli altri pianeti, e però si può chiamare maggiore ministro della Natura, Che; cioè lo quale ministro 1, il mondo imprenta; cioè le cose del mondo suggella, cioè in esse la trasfunde, et esse dispone a riceverla, E col suo lume; cioè lo Sole con lume suo fa lo di’ e la notte, e li di’ e le notte sono misura del tempo; lo Sole è cagione di tutti gli animali e di tutti li frutti della terra, et è cagione de la luce che illumina lo mondo, Con quella parte; cioè del Zodiaco che è lo segno d’Ariete, che; cioè la quale parte d’Ariete, su; cioè nel principio del canto, si rammenta; cioè si ricorda quando disse: Leva dunque, Lettor ec., Coniunto; cioè lo Sole: imperò che allora era in Ariete lo Sole, per le spire; cioè per quelle revoluzioni che fa in 24 ore, rotato dal primo mobile, e perchè ogni di’ va uno grado del segno, ogni di’ muta spira; e però 128 spire fa lo Sole montando dal Tropico iemale a l’estivale, e quelle medesime fa descendendo da l’estivale a l’iemale: imperò che gira per quelli medesimi luoghi: spira tanto vale quanto revoluzione, come fa lo serpente quando si ripiega in giro, che benchè ritorni colla voluntà sua non torna lo fine al principio; ma torna lungo esso e dà l’altro giro, e così fa lo Sole: imperò che ogni di’ acquista uno grado del Zodiaco, in che; cioè ne le quali revoluzioni, più tosto; che non suole negli altri segni, ogni ora s’appresenta; cioè ogni 2 ora parimente si rappresenta più tosto nelle spire d’Ariete e di Vergine che degli altri segni: imperò che in questi due segni, cioè in Ariete incomincia ad avanzare lo di’ la notte, et in Vergine incomincia a tornare lo di’ pari a la notte. E ben che in Ariete incominci ad avanzare lo di’ la notte, et in Vergine incominci a tornare pari lo di’ co la notte, è sì poco l’accrescimento e lo mancamento che a pena l’omo se n’avvede, e però l’ore tutte parimente si rappresentano tosto in quelle revoluzioni di questi due sopradetti segni più, che ne le spire di quattro segni che sono in mezzo; cioè Taurus, Gemini, Cancer e Leo: imperò che in essi l’ore de la notte si rappresentano più tosto che quelle del di’; e così nei segni vicini, cioè Pisces e Libra, ogni ora parimente si rappresenta più tosto che nelle spire di 4 segni che sono in mezzo, cioè Scorpius, Sagittarius, Capricornus et Aquarius: imperò che in essi l’ore del di’ si rappresentano più tosto che quelle della notte. E
- ↑ C. M. ministro, del valor del Cielo; cioè della virtù informativa che lo cielo infunde giuso, il mondo
- ↑ C. M. ogni cosa parimente