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[v. 118-126] | c o m m e n t o | 297 |
voi uomini 1, pria; cioè innanti, ch’altra alma; cioè che altra anima, Del triunfo di Cristo; cioè della preda che Cristo tolse al dimonio quando spogliò ’l Limbo, quando menò li santi Padri con seco in vita eterna, fu assunta; cioè fu levata suso al cielo di Venere: imperò che niuna altra innanti a lei in quello cielo fue rappresentata. Ben si convenne; cioè ben fu cosa convenevile, lei; cioè Raab, lassar per palma; cioè per segno di vittoria, In alcun Cielo; cioè in alcuno dei cieli che sono nove, per li quali si danno ad intendere 9 gradi di vita eterna, de l’alta vittoria; cioè della vittoria che Cristo ebbe contra lo dimonio in su lo legno della croce, Che; cioè la qual vittoria, s’acquistò; da Cristo, coll’una e l’altra palma; cioè coll’una e l’altra mano; e ponsi la parte per lo tutto: palma è la parte dentro della mano, et in quella vittoria amendune le mani di Cristo furno chiavate in su la croce, Perch’ella favorò; cioè favoreggiò, la prima gloria Di Iosue: imperò che Iosue dopo Moise rimase duce del populo d’Israel in terra di promissione, e la prima città ch’elli combattette e vinse, poiché passò lo fiume Iordano, fu Ierico; a la quale vittoria fu favorevole Raab, che ricevette li messi di Iosue e credette loro e campogli, mettendoli fuori della città per la finestra, in su la terra santa; cioè in su la terra, che Iddio aveva promesso al popolo suo, Che; cioè da la quale, poco tocca al papa la memoria; cioè della qual terra santa poco se ne ricorda lo papa, che non se ne cura, perch’ella sia in podestà de’ Saraini 2. E così esce di questa materia et entra a riprensione de l’avarizia dei plelati 3 de la Chiesa, faccendo disgressione.
C. IX — v. 127-142. In questi cinque ternari et uno versetto lo nostro autore finge che lo spirito detto di sopra seguitò la riprensione de la avarizia dei prelati de la Chiesa, e la negligenzia dell’aquistamento della terra santa, dicendo cosi: la tua città; cioè di te Dante, cioè Fiorenza, che; cioè la qual città, di colui è pianta; cioè del Lucifero: imperò che egli l’à piantata e disposta al suo servigio, acciò ch’ella gli dia frutto de l’anime umane, le quali desidera di tirare seco a perdizione, Che; cioè la quale, pria; cioè prima, volse le spalle al suo Fattore; cioè fu disobediente a Dio e fece contra lui volger le spalle e ribellarsi e contraffare: Iddio fece lo Lucifero e tutti gli angeli, et elli colla sua setta si levò contra Iddio,
- ↑ C. M. omini fa: imperò che la terra gitta ombra a l’emisperio opposito a quello in che è lo sole in verso il cielo e sempre si stringe l’ombra e digrada quanto più va in su, in tanto che viene in nulla sì che passa l’ombra lo corpo della Luna et occupalo, e lo corpo di Mercurio et occupalo, benchè non tutto, che ne lassa dalle sponde per la sua grandezza e la punta viene al corpo di Venere, pria;
- ↑ Saraini; Saracini, levatone il c. E.
- ↑ Plelati; prelati, mutato l’r in l come usa talvolta il popolo pisano. E.