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p a r a d i s o viii. |
[v. 76-84] |
che detto è di sopra, cioè che mala et iniusta signoria fa ardire li popoli sudditi di ribellarsi da’ suoi signori, antivedesse; cioè s’avvedesse inanti, L’avara povertà di Catalogna; per questo s’intende ch’elli avea per officiali catalani li quali erano poveri, e sì perchè erano avari, e per questo facevano mal trattamento dei sudditi; e sì perchè erano poveri e sì perchè erano avari. E mostra che sia comune dei Catalani d’essere avari e poveri; altramente si può intendere, cioè ch’elli fuggerebbe l’avarizia la quale è una povertà, e perchè è comune vizio dei Catalani d’essere avari e per consequente poveri: imperò che, come dice Orazio ne le Epistole nel libro primo: Semper avarus eget: certum voto pete finem. Però dice di Catalogna, ove è ben noto che ’l re Roberto fu avaro e raunò molto tesoro in una sua torre che si chiama la Bruna, e questo fece per mezzo de’ suoi officiali. Ebbe, secondo ch’io truovo, per donna la figliuola di don Iacomo re di Ragona, e però è verisimile che avesse officiali catalani e provigionati e soldati, Già fuggerea 1; cioè la detta avarizia e li detti officiali che nolli terrebbe in suo regno, perchè noll’offendesse; ecco che assegna la cagione, cioè perchè nolli facesse offesa, e quasi pronostica perchè lo debbia offendere. Chè veramente; cioè imperò che veramente, proveder bisogna; cioè bisogno è di provedere a quel ch’i’ ò detto, Per lui o per altrui; cioè o per lui o per lo suo consiglio, si; cioè per sì fatto modo, ch’a sua barca; parla per quello colore che si chiama permutazione, dicendo che lo suo reggimento è gravato quanto può portare, sicchè non vi faccia iunta: imperò che, iungendovi andrebbe a basso, come la barca quando è caricata et iungavisi più che non può portare va a fondo; e però dice: Carcata; cioè quanto può portare: avea tanto gravato li sudditi elli quanto poteva e però guardassesi di gravagli 2 più, cioè di lasciargli gravare ai suoi officiali catalani avari: imperò che non potrebbe sostenere, più di carco non si pogna; che abbia ora, o che possa portare. La sua natura; cioè la condizione di mio frate, cioè del re Roberto avara, che di larga parca; cioè la qual condizione di larga ventura, Discese: imperò che discese da quelli antichi re che aveano loda e fama di largezza, e così loda li suoi ch’egli erano largi 3 a chi meritava, et ogni uno non accettavano, et ad ogni uno non davano provigione; ma sì a chi n’era degno, e non curavano di raunare come curava egli, avria mestier; cioè bisogno, di tal milizia; cioè di tali officiali; e pone la milizia per gli uficiali: ogni esercizio si può chiamare milizia, unde Ora-
- ↑ Fuggerea e poco più innanzi il commentatore à detto fuggerebbe, per la nota parità d’inflessione. E.
- ↑ Gravagli; gravarli, per dolcezza di suono. E.
- ↑ C. M. larghi a chi lo meritava,