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p a r a d i s o vii. |
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fatta; niente di mono la luce, che si dice essere principio delle forme,
nel principio inanzi ad ogni forma e materia fu creata, e così
si manifesta che la forma che ànno ora gli elementi non debbe
essere perpetua nè libera: imperò che non fu creata senza mezzo
da Dio; ma per mezzo della virtù creata, che Iddio misse nella
prima materia, e da la luce delle luci, che è forma che produce
ogni forma. E così seguita che la prima materia in quella sua informità, ne la quale fu creata, è perpetua e libera; ma in quella forma,
che à ora, è mutabile e corruttibile, perchè non è creata da Dio
senza mezzo; ma con mezzo della creata virtù messa in loro nella
loro creazione, o per mezzo della luce; e le cose elementate tutte
sono arrecate ad essere da Dio per virtù delle influenzie dei cieli
e dei corpi celesti, e però appare che sono temporali e mutevili e
corruttibili, perchè sono create da Dio per mezzo delle influenzie
celesti; e però ben dice: Creata fu la materia; cioè da Dio senza
mezzo, ch’elli; cioè gli elementi, ànno; e però quella è perpetua e
lìbera, che non soiace se non a Dio. Creata fu la virtù informante;
cioè arrecante ad essere le cose elementate; e però adiungne: In queste stelle; ecco che li dimostra Beatrice in che stia la virtù informante,
informante le cose elementate; cioè ne le stelle; e dice
queste, perchè allora, secondo ch’egli finge, era in cielo, che; cioè le
quali stelle, torno; cioè intorno, a lor; cioè alle cose elementate et
a li elementi, vanno 1; faccendo lo suo giro e la sua revoluzione;
e per questo appare che non sono perpetue, e che soiaceno ai corpi
celesti. Et adiunge la cagione, per che gli animali bruti e’ vegetabili,
quanto a la loro anima, non sono perpetui nè liberi: imperò
che sono di complessione potenziata e perchè sono dedutte ad
essere da la influenzia dei corpi celesti, la quale s’infunde coi raggi
loro e col loro moto; e però dice: Lo raggio e ’l moto; ecco che
tocca due cose che sono cagione de le influenzie dei corpi celesti,
de le luci sante; cioè delle stelle le quali chiama sante, cioè ferme,
perchè sono create senza mezzo da Dio, tira; cioè produce ad essere,
L’anima d’ogni bruto; cioè l’anima sensitiva et imaginativa d’ogni
animale bruto, e de le piante; cioè l’anima vegetativa dell’erbe e
degli albori, Di compiession potenziata; cioè di composizione materiale,
cioè elementale: imperò che tale anima si dice fatta del simplice
formale degli elementi, deputato dalla virtù e dalla influenzia
dei corpi celesti; e perciò tali anime sono temporali e non perpetue,
- ↑ Secondo la cosmogonia dantesca, osserva il detto Filosofo subalpino, il Sole è quasi mediatore tra il cielo e la terra, e mediante esso attuansi nel nostro mondo le forme celesti che vi riseggono solo in potenza. Ciò consuona all’opinione del Link che la luce sia il veicolo delle idee o tipi naturali, ed è pure dottrina del nostro Commentatore. E.